sabato, aprile 14, 2012
Punto della situazione
Archiviata la maratona di Barcellona, non voglio perdermi l'appuntamento di Fischament e, come l'anno scorso, abbino la gara sui diecimila e visita ai mercatini pasquali in bici. La differenza è che se l'anno scorso era estate, quest'anno è inverno. Ad un certo punto si sono visti i classici fiocchi di neve. In barba al freddo mi presento alla partenza in maniche e braghe corte. Parto e arrivo costante, riuscendo a stare sui tempi dell'anno scorso, non male, e alla fine arrivo diciottesimo con una media di 4:09 al km.
Ora guardo avanti. Dopo una pausa a Breda con allenamento lungo il canale Bogina e allenamento alternativo a calcio, ora inizia una fase cruciale della preparazione. Il prossimo 5 maggio sono iscritto alla maratona collinare nella Stiria, una 42 chilometri con 1440 metri di dislivello. Giugno segnerà, invece, il mio debutto nella ultra in montagna, la maratona del monte Ötscher. Saranno 70 km con 3000 metri di dislivello distribuiti su due giorni di percorso alpino.
giovedì, marzo 29, 2012
Maratoneta a Barcellona
Il 25 marzo ho trascorso uno splendido week-end a Barcellona, nel quale ho partecipato alla maratona e visitato la città, che è molto interessante. Nei giorni precedenti alla corsa, non mi è sembrato che la città fremesse per l'evento, anzi, a livello sportivo, il calcio dei blaugrana oscura tutto il resto. Il giorno della gara, però, mi sono dovuto ricredere, la città è entrata in sintonia con i corridori. Alla partenza eravamo quasi in 20000, un record. Complice il cambio di orario e la partenza alle 8:30, sono uscito dall'hotel che era ancora buio. Molti "residui" erano ancora in giro e cercavano un posto per rifocillarsi un po' e con loro ho fatto colazione in un supermarket aperto 24 ore non stop gestito da asiatici. Con il mio amico Edi mi sono presentato ai nastri di partenza in piazza di Spagna, che per l'occasione aveva tutte le fontane accese. Lo start è stato imponente, siamo partiti sulle note dell'inno di Barcellona 1992, sotto una nevicata di coriandoli, un via veramente spettacolare. L'obbiettivo di giornata è stato quello di arrivare al traguardo tranquillamente. Così ce la siamo presa comoda e siamo arrivati dalle parti dello stadio. Qui ho risposto per le rime, suscitando una risata generale, al tipo che in questo punto ha urlato "forza Milan". Il percorso si è svolto in gran parte lungo strade molto larghe, senza macchine sia in movimento che posteggiate, anche se spesso erano vie periferiche. L'altimetria non è stata molto elevata, ma è stata ricca di piccoli saliscendi, che, uniti al caldo, potevano creare dei problemi. Il bello di questa maratona è stata, senza dubbio, la partecipazione del pubblico. Bastava urlare "animo", che gli spettatori ti rispondevano subito chiamandoti per nome, incitandoti con "vamos", "animo" e "vinga". I suonatori di tamburi, poi, contribuivano a dare una carica aggiuntiva. A livello sportivo non c'è stato molto da dire, ho scelto di correre costante e di godermi il percorso in serenità, con lo scopo di ridurre il più possibile i tempi di recupero post maratona per tornare presto in forma per le prossime gare. Verso il trentesimo chilometro, il mio socio ha aumentato l'andatura per cercare di stare sotto le 4 ore, allora l'ho affiancato e l'ho aiutato a tenere il ritmo giusto per finire nel tempo desiderato. Alla fine abbiamo fatto segnare un 3h:59:22, un tempo da perfetto pacer. Nel dopo gara, c'è stato tutto il tempo per riempire le riserve di energia svuotate, con un ricco menu di cucina catalana. Il dettaglio del mio gamin si trova qui, mentre il dettaglio della classifica qui. Animo!
giovedì, marzo 15, 2012
Pronti per Barcellona, o quasi
La settima prossima trascorrerò un lungo week-end a Barcellona, dove il 25 marzo correrò la maratona. A livello di corsa, il 2012 è partito molto bene, con ottime gare di cross e buone sessioni di allenamento. Purtroppo a livello fisico non ho tenuto l'impatto con le numerose gare ad alta intensità nell'arco di poche settimane. Così si è sviluppato, pian piano, un fastidio al ginocchio che è poi diventato un dolore non trascurabile, con tanto di stop e visita dall'ortopedico. L'infiammazione al ginocchio sembra dovuta ad un sovraccarico del quadricipite della coscia destra, che presenta uno squilibrio con la muscolatura posteriore del bicipite femorale. Uno squilibrio derivato da uno strappo muscolare rimediato a giocare a calcio anni fa, che è guarito male. La terapia ha dato ottimi risultati, così dal primo marzo ho ripreso, con calma, a correre, con l'obbiettivo di poter partire il 25 marzo a Barcellona. La condizione di dicembre ora non c'è, probabilmente in Catalogna farò la gara come un allenamento, in vista delle prossime gare primaverili ed estive. Ho già in mente un paio di gare, specialmente in giugno, dove vorrei debuttare nella mia prima "ultra" in montagna, ma per questo c'è ancora tempo. Ora vamos!
domenica, febbraio 12, 2012
Cricket Cross terza gara
Anche oggi 12 febbraio, non ho potuto resistere alla tentazione di partecipare alla terza gara del Cricket Cross, su di un percorso completamente innevato e con una temperatura vicino alla doppia cifra sottozero. Il tg direbbe che Vienna è sotto la morsa di un freddo polare, con i fiumi ghiacciati e morti per il freddo ovunque. In realtà è il solito inverno che si è fatto vivo solo a febbraio e cerca di recuperare il tempo perso. È anche l'occasione per testare la tenuta della mia e-bike, che, nonostante il freddo, riesce senza problemi a portarmi alla partenza. Nonostante un cielo terso, molti meno atleti si presentano al via rispetto alle prime due gare, in tutto siamo una decina. Per questo, abbiamo l'onore di essere presentati ad uno ad uno dallo speaker che commenta la gara. Un privilegio che di solito è dovuto ai soli atleti più forti. Il percorso è completamente innevato, scelgo le scarpe da trail ad alto profilo, anche se so che non fanno molto bene al mio ginocchio dolorante, ma ho bisogno di grip. Alcuni usano gli spikes, ma gli ho visti anche scivolare. Al via si parte con il classico sparo, con i primi due giri che sono accompagnati da un dolore tremendo al ginocchio. Penso al ritiro per non peggiorare la situazione, ma il dolore, così come è venuto, se ne va al terzo giro. Bene, così riesco a raggiungere e staccare un concorrente e lottare fino all'ultimo per la sesta posizione. La tattica non mi riesce fino in fondo in quanto vengo raggiunto e superato a tre giri dalla fine, anche se riesco a tenerne la scia. All'ultimo giro, però, non riesco a tenere la sua progressione e alla fine devo mollare accontentandomi della settima posizione, con tanto di primo podio stagionale nella categoria M40. I dati del mio garmin sono qui, la classifica finale qui.
domenica, gennaio 29, 2012
Cross Cup al Prater, gara due
Anche oggi mi presento al centro sportivo Cricket Vienna dove si corre la seconda gara della coppa invernale di cross. Non ci sono gare parallele nei paraggi e, nonostante la temperatura sottozero col vento, molti più atleti si presentano al via. Il percorso è uguale a quello della prima prova, riesco anche a riconosce alcune facce incontrate due settimane fa. L'obbiettivo di giornata è quello di migliorare la prestazione fatta nella prima prova, nonostante un fastidio al ginocchio che mi tiro dietro da un po'. Fastidio dovuto alle nuove scarpe, che sono si belle e scontate, ma non si adattano al mio stile di corsa sollecitando troppo il ginocchio. Un dolore che prima compariva dopo la corsa, ma che poi è comparso anche durante. Il ritorno alle vecchie scarpe ha migliorato la situazione. In questi casi bisogna veramente andare sempre nei negozi specializzati e farsi consigliare il tipo di scarpe che meglio si adattano al proprio stile, lasciando perdere i saldi invernali delle grandi catene, che guarda caso, hanno sempre in offerta le calzature che ti infiammano i legamenti. Poi sarebbe bello che i modelli di scarpe rimanessero di più sul mercato, invece ogni volta bisogna provare dei nuovi modelli e sperare che vadano bene. Alle 12 in punto, la pistola dà il via con uno sparo. Parto coi primi, ma con un ritmo un po' troppo elevato. Al terzo giro mi raggiunge un corridore della mia categoria, provo a stare un giro con lui, ma devo mollare, mi mancano dieci secondi al km. Così proseguo in solitaria fino al traguardo, mantenendo un buon ritmo che mi fa arrivare col tempo di 38:40, dodici secondi meglio della prima prova, confermando il quarto posto di categoria, il terzo di fila. I dati del mio garmin sono qui, la classifica finale qui.
lunedì, gennaio 16, 2012
Cross al Prater
Domenica 15 gennaio ho partecipato alla mia seconda gara di cross, una campestre vicino allo stadio del Prater, che si vede sullo sfondo nella prima foto. Interessante il fatto che, contemporaneamente, a circa 300 metri di distanza, si è svolta un'altra gara podistica su asfalto. Il numero dei partecipanti non lascia dubbi sulle preferenze dei corridori: più di 600 iscritti alla corsa su strada, circa 100 iscritti per tutte le categorie del cross. Per quanto mi riguarda, la scelta è caduta sulla campestre più lunga, quella di 9350 metri, che si è svolta presso il centro sportivo Cricket Vienna. In questo complesso si allenano i giovani talenti che si dedicano all'atletica leggera. Per loro, la gara di cross è un appuntamento fisso. Così al via della gara lunga ci presentiamo in una ventina, pronti per affrontare il circuito da percorrere nove volte. Il percorso è fatto di rettilinei sul prato, delle serpentine sconnesse nella boschetto e dei piccoli dossi da percorrere in contropendenza con buche a piacere, il classico terreno pesante. Il terreno è comunque asciutto. L'obbiettivo di giornata è quello di non arrivare ultimo, in quanto la concorrenza è fatta perlopiù da giovani atleti che corrono in pista con in aggiunta qualche master che lo è stato. In questo contesto, i neofiti podisti sono veramente merce rara. In gara parto veloce, anche troppo e dopo due giri mi assesto sul mio ritmo che mi porta fino al traguardo in quattordicesima posizione, quarto di categoria con una media di 4:08 molto buona. Nella mia categoria, il primo e il terzo hanno concluso la loro seconda corsa di giornata. Entrambi sono riusciti a correre la gara qui vicino di 7km, partita due ore prima, arrivando anche secondo assoluto. Non contenti si sono presentati alla mia gara di cross per arrivare primo e terzo di categoria.
In ogni modo la gara di cross mi piace molto e ogni tanto correre coi più forti ti fa capire che c'è un abisso tra chi come me corre per hobby e chi corre per vincere le gare. La classifica finale si trova qui, i dati del mio garmin qui.
domenica, gennaio 08, 2012
Tempo di cross
Oggi ho partecipato alla mia prima gara di cross nel qui vicino Prater, che non è quello della grande ruota o dello stadio, ma quello intitolato ai lavoratori della vecchia fabbrica di pietra: il Böhmischer Prater. Una specie di dopolavoro, un centro ricreativo creato sulla falsa riga del parco di divertimento del Prater più di 150 anni fa dai lavoratori stranieri della monarchia, che abitavano nel mio stesso distretto. Oggi vi si trovano molte attrazioni per i bambini più piccoli e le famiglie, come lo spettacolo dei burattini. Veniamo alla corsa. Sabato casualmente, il mio allenamento è andato a finire nei pressi del percorso gara, però, non sapendo bene il tragitto, sono andato sulle salite sbagliate. Il percorso di oggi si svolge su un circuito sterrato, di circa 800 metri scarsi, con salita finale sul prato, da compiere sei volte. Alla partenza arrivo in e-bike, abbastanza bagnato da una pioggia che va e viene. Il tipo che raccoglie le iscrizioni è il factotum organizzativo e deve fare tutto da solo, anche se sembra cavarsela molto bene. I pettorali sono riciclati e vanno restituiti, niente pacco gara, niente chip per misurare il tempo, solo un cronometro manuale, ristoro self service, però premi per ogni podio di categoria. Questo tipo di gare mi piacciono, oltre al carattere famigliare della competizione, mi ricorda tanto i "baracon" di quando giocavo a bocce, quei "garini" che si facevano in mezzo alle gare più importanti. E qui come allora nessuno vuole perdere, ma si vuole tornare a casa con qualcosa in mano. Al via siamo in 30, ma ce ne sono alcuni che vanno molto forte. Al primo giro spiano la salita e mi trovo in quarta posizione. Un numero che non impressiona i due che mi seguono, in quanto sanno bene che la salita bisogna farla sei volte. Nei giri successivi mi rimane così nelle gambe e alla fine arrivo sesto, quarto di categoria con un tempo di 18:28, a poco più di un minuto e mezzo dal primo. Il cross, o come si chiamava ai tempi delle medie "corsa campestre", mi piace, lo riproverò sicuramente al prossima occasione. La classifica ufficiale si trova qui, mentre i dati del mio Garmin qui.
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