domenica, ottobre 31, 2021

WRU 2021: ottavo giro portato a termine

Appena partiti

 Anche quest'anno sono al via del Wien Rundumadum, il giro attorno a Vienna da 130km e 1800D+ alla sua ottava edizione. Solita sveglia improponibile per essere al via puntuale alle 5:30. Alla partenza incontro volti conosciuti in un gruppo, quest'anno, non molto numeroso. Forse un calendario pieno di gare tutte concentrate in questo periodo, forse la mancanza di preparazione, forse anche uno spirito di rassegnazione a quelle che sono imposizioni dall'alto senza capo né coda. 

Quest'anno il percorso è molto veloce. Nessun fango, anche nei punti storici  e temperature abbastanza basse sono i prerequisiti per una bella corsa attorno a Vienna immersa nei suoi colori autunnali. Non ho molto da chiedere a questa gara, se non quella di finirla. Così parto in compagnia di un altro corridore ad un ritmo molto blando, che ci consente di conversare in tranquillità.  Però manca qualcosa. I chilometri passano, le gambe diventano man mano pesanti e sembra che la voglia di continuare venga a mancare sempre più. Un problema, più che altro, motivazionale.

All'ingresso del Lainzertiergarten, però, provo a cambiare registro. Non sono il corridore che si presenta al WRU per vedere i colori del bosco o ammirare le viste sulla città. Ma un corridore a cui piace, su  questo percorso, portare il proprio corpo al limite. Nelle ultime due edizioni, poi, fin troppo. Così comincio a correre cercando di tenere sempre viva la corsa ad un ritmo costante. È il mio ritmo della scorsa maratona di Vienna. Ma se in una maratona produce risultati abbastanza deludenti (intorno alle cinque ore), in una gara che ne contiene tre è differente ed ha l'effetto della goccia che cade sulla roccia. 

Pian piano risalgo posizione su posizione superando perlopiù corridori che devono alternare la corsa con la camminata. All'ingresso della Lobau, a 50 chilometri dall'arrivo, trovo il mio socio del gruppo sportivo, che mi accompagnerà fino alla fine senza paura, come mi aveva confidato qualche giorno fa, di dover comminare per i tratti che saranno necessari. Tratti camminati che, però, non ci saranno. Verso il chilometro 85 mi ritrovo a fare l'elastico con altri quattro compagni di percorso. Sembrano più veloci sulla via, ma ai ristori ci ritroviamo sempre assieme. E la gara, mi dico, è ancora lunga.

Anche sull'ultima salita di giornata, a pochi chilometri dal traguardo, le mie gambe non ne vogliono sapere di camminare e così riesco a chiudere il gap che avevo sugli ultimi due corridori che mi avevano passato sul piano. Arriviamo all'ultimo ristoro tutti assieme, ma invece di fermarmi con loro, tiro dritto verso il traguardo mantenendo un piccolo vantaggio. È un po' quello che avevo assaporato nella gara da 8km sul Kahlemberg, e quello che nelle mie ultime ultra è risultato spesso assente, vale a dire lo spirito di competizione con altri corridori. Le gare ultra sono spesso una sfida contro se stessi, oppure, come nel mio caso, possibilità di preparazione verso altre gare più impegnative e la sfida testa a testa rimane spesso esclusa o irrelevante.

Finisco al decimo posto in 15h:13' un tempo che si colloca, tra le mie otto partecipazioni al WRU, al terzo posto, dopo il 13h:35' del 2017 e il 14h:36' del 2015. La classifica finale si trova qui.

Per concludere alla fine abbiamo festeggiato, come tutte le altre volte, all'arrivo in un momento di scambio di idee e opinioni, che forse dava fastidio ad alcuni, tanto da proibirli, come è accaduto lo scorso anno, con motivazioni inaccettabili. 

   

Penultimo ristoro al km 109

Penultimo ristoro al km 109

Alla partenza

Arrivo


Split intermedi ai ristori

Lungo il Danubio al km 80


martedì, ottobre 26, 2021

Ritorno a portare il bracciale: WRU il fine settimana

Anche quest'anno sarò al via del Wien Rund Umadum, il giro intorno alla città di Vienna da 130 km e 1800D+. Le gambe non sono ancora al meglio, ma non potevo mancare al via. Tornerò ad indossare il bracciale, da tempo sostituto del pettorale, il quale l'avevo portato lo scorso anno alla fine d'ottobre e voluto togliere solo quando ho preso il via alla gara successiva, che è stato, per la cronaca, otto mesi dopo. 

Quest'anno il numero dei partecipanti è molto ridotto rispetto al solito, confermando il trend di questi ultimi mesi, ormai anni. Vale a dire che il fitness personale si migliora con iniezioni, pastiglie e scorpacciate ininterrotte di Netflix, Premium, DZone, Tik Tok e quant'altro possa dissuadere una persona normale dal praticare sport all'aria aperta. 

Di questi tempi è sempre più facile incappare in presentazioni di dati che poi magari mi fanno storcere il naso. Strava dice che mai come in questo periodo la gente si è messa a correre, registrando sul sito i successi personali virtuali come non mai. Quello che vedo nelle gare e sui campi di allenamento, invece, sono sempre meno persone che prendono al via e, a volte, quelli che decidono di partire, senza nessuna preparazione. Vedi maratona di Vienna, dove già al terzo chilometro c'era già uno, primo di una lunga fila, steso a terra in attesa dei medici e con un mezzo maratoneta che ci ha, purtroppo, lasciato le penne.  

Ma si, forse è meglio così. Le gare di corsa, specialmente le ultra, rimangono un passatempo per pochi affezionati nostalgici, che non vogliono capire che il mondo è cambiato e, per tutti gli altri, un tema per qualche video di intrattenimento. 

Ringrazio di cuore tutte quelle persone che, nonostante tutto, continuano ad organizzare gare e mobilitare tutta la gente affinché questo possa avvenire. Veramente notevole.


WRU partenza alle ore 5:30 di sabato 30 ottobre 2021

Live Tracker:  http://wien-rundumadum.legendstracking.com/#

domenica, ottobre 10, 2021

Aspettando il WRU: gara Kahlenberglauf

 In questa fase di preparazione al Wien Rundumadum (WRU) sono tornato sulle strade di Kahlenberg Dorf per la classica gara del Kahlenberg (8,4Km per 490D+). Gara che ho già effettuato 4 volte, sempre sullo stesso identico percorso, nel 2013 (44':22"), 2015 (45':59"), 2016 (46':52") e 2017 (49':17"). Interessante il fatto che, con gli anni, il tempo finale di questa breve  gara si sia sempre alzato, mentre quello delle ultra, come l'Adamello o Dirndltal, si è, invece, abbassato. 

Ho avuto veramente voglia di tornare a gareggiare su una gara corta e veloce, più che altro per vedere se, finalmente, le gambe cominciano a recuperare dal grande tour de force di agosto e settembre. Quest'anno, solo al primo giorno del Hochwechsel Trail mi sono cimentato su una 10Km, ma con due giorni successivi di gare su ben altre distanze e fatiche, il mio unico pensiero è stato quello di arrivare al traguardo con gambe molto fresche.

A Kahlenberg Dorf, invece, è stata tutt'altra cosa. Temperatura molto bassa, per me ideale, e terreno asciutto. Sorprendentemente  sono riuscito ad andare in contro tendenza facendo registrare un tempo finale di  49':04" per la 28-ema piazza,  meglio del 2017.  Non credo che questa gara abbia un valore per il WRU, ma mi è servita per inquadrare lo stato delle gambe e dei piedi. Ci sono volute diverse settimane, ma finalmente sembrano tornati ad un livello accettabile, sopratutto in discesa. E con tre settimane ancora a disposizione  per recuperare, la gara del WRU è prevista per il 30.10.2021, il barometro della condizione non può altro che cambiare tendenza, anche se la strada è ancora molto lunga. 

Classifica finale qui.