martedì, gennaio 03, 2012

2011 ultimo atto: la corsa di San Silvestro


Il 31 dicembre, a Vienna, è un giorno particolare, la città si riempe di turisti provenienti da tutto il mondo, bancarelle di fuochi artificiali vengono allestite così come quelle dei portafortuna. I portafortuna sono dei piccoli gadget, spesso di cioccolata che gli austriaci si scambiano il nuovo anno. Anch'io a mezzanotte ne ho ricevuti un paio, ma questo è un altro tema. In questo giorno, la città mette in scena un grande spettacolo per festeggiare il capodanno e questo piace alle gente che viene a trascorre qui qualche giorno. Per quanto mi riguarda, il 31 è il giorno della corsa di San Silverstro, una corsa che mi vede iscritto per la terza volta consecutiva. La corsa è veloce, 5,3 km attorno al centro lungo il suo anello, il ring di Vienna. La giornata è splendida, sole e cielo terso. Alla partenza mi presento in e-bike e assieme ad altri 3600 partecipanti aspetto la partenza. Lo start viene dato da miss Austria e con fare spedito mi porto abbastanza davanti. Passo davanti al teatro dell'opera, al parlamento, al municipio e lungo il canale del Danubio. Qui giro a destra e arrivo al traguardo, che è anche la partenza, salutando un grande pubblico, con lo speaker che riesce anche a pronunciare perfettamente il mio cognome. Alla fine arrivo 99-esimo, 20-esimo nella mia categoria col tempo di 20:44, personale sulla distanza. Mi rimane il tempo per una bella vasca in duomo, in mezzo ad una miriade di stranieri, prima del pranzo dell'ultimo dell'anno. La classifica finale si trova qui, i dati del mio garmin qui. Questa è la mia ultima gara del 2011, ora c'è tempo per gli auguri di un felice anno nuovo.

mercoledì, dicembre 14, 2011

Maratona di Reggio Emilia sotto le 3h e 30


Domenica 11/12/2011 ho terminato la mia quarta maratona a Reggio Emilia. Il viaggio comincia giovedì 8, giorno di festa, parto in treno ad un orario indecente, da Vienna direzione Breda. È la prima volta che col treno passo dalla parte di Innsbruck e appena diventa chiaro mi trovo davanti ad uno splendido paesaggio innevato. Neve che però finisce presto e a Bolzano il paesaggio ritorna sul marrone. A Breda Cisoni mi aspetta la parte più difficile della preparazione, vale a dire resistere a pranzi, cene, feste di compleanno e aperitivi vari. In qualche modo riesco a superare anche quest'ultimo scoglio. Così domenica mattina parto di buon ora in macchina da Breda Cisoni alla volta di Reggio. È ancora buio e quando arrivo in città trovo subito un posteggio e a ritirare il pettorale nel palasport sono uno dei primi. Nel riscaldamento mi accorgo che devo partire dietro, le gabbie sono già piene e il posto è poco. La cosa non mi piace affatto e mi aspetto una partenza affollata. Decido così di lasciare partire tutto il gruppo e di mettermi staccato in fondo al plotone, prolungando il riscaldamento fino a maratona iniziata. Dopo tre minuti dal via, parto ultimo, staccato, tra l'ovazione del pubblico e speaker. Non sono ancora partito ed ho già il mio momento di gloria. Sembra di essere arrivati primi, un'esperienza fantastica che mi fa anche dimenticare di schiacciare lo start del mio Garmin. Partendo dietro, non ho nessun riferimento sul rimo da tenere, che dovrebbe essere intorno ai 5' al km, ma perlomeno il serpentone è in movimento. Nel circuito cittadino non è molto difficile tenere la velocità, moltissimi dietro sono partiti più forte del ritmo che volevano tenere, almeno questo è il tono dei commenti che sento. Alcuni nella ressa finiscono a terra, un corridore sembra messo male. Lasciato il centro, si parte verso la campagna e la strada è in leggera salita. In questa fase sto' attento a non esagerare col ritmo, cercando di gestire le energie. Nei pressi di Montecavolo trovo qualche strappo, ma rimango prudente, niente spianata. Poi scendo fino al passaggio della mezza. Qui passo in 1:44:52 e sono convinto di avere il giusto ritmo per stare sotto le 3:30, mi sento bene. Nella mia precedente maratona di Graz avevo sbagliato proprio in questo tratto, aumentando troppo l'andatura e pagando lo scotto nel finale. Viaggio in scia e smetto di superare, il 25-30 sarà il mio stint più lento. La strada perlopiù scende, ma trovo ancora qualche strappo ammazza gambe. Al km 30 trovo traffico e salto il rifornimento dei sali, mentre mangio qualche pezzo di banana. Al km 34 mi sorprende il mio fans club che mi incita alla grande, scattandomi la foto qui a fianco. Gli amici che mi incitano mi danno una grande carica. Al ristoro successivo mangio della cioccolata e sulle ali dell'entusiasmo, cambio passo su un piccolo pezzo di sterrato, terreno che conosco benissimo nei miei allenamenti. Le sensazioni sono ottime, gli ultimi chilometri sono in crescendo. Il sottopassaggio del km 38 è una formalità e al ritmo di 4:33 al km arrivo nei pressi del traguardo dove mi lascio andare in uno sprint da 192 battiti. Non riesco a raggiungere i palloncini azzurri del pacer delle 3h:30 per un pelo, ma il real time dice che finisco in 3h:26:25, quasi 7 sette minuti in meno rispetto al mio personale segnato due mesi fa. Senza pacer, con un Garmin partito dopo qualche minuto, su un percorso nervoso, sono riuscito a fare la mia migliore maratona. La gara non finisce certo con la medaglia al collo, che oltretutto ricevo nei denti, ma ha uno squisito e piacevole seguito a tavola. La classifica finale si trova qui, mentre i dati del mio garmin senza il primo km qui




domenica, novembre 27, 2011

Gara di 10 km verso Reggio


Oggi ho partecipato ad una gara di beneficenza organizzata dal mio nuovo club Freunde des laufsports. Una gara di 10km al Prater, su un circuito di 2,5km da percorrere 4 volte. Questo era il mio ultimo test agonistico prima della maratona di Reggio. La tabella degli allenamenti prevede una gara di questo tipo due settimane prima della maratona, citando che non ci si deve aspettare grandi tempi per via della preparazione alla maratona. Alla partenza mi sono presentato in e-bike, e con una temperatura vicino allo zero ho deciso di mettermi in maniche corte per provare il tempo. Sono riuscito a tenere un buon ritmo appena sotto i 4 minuti al km per tutta la gara, così da staccare un tempo di 39:52, 1 minuto e 8 secondi meglio del mio personale ufficiale fatto lo scorso giugno. Al Prater si corre su un bigliardo e con una temperatura bassa è molto più semplice correre velocemente. Nella classifica finale sono risultato quarto e secondo nella classifica dei quarantenni, alla quale ho partecipato per l'ultima volta da trentenne. Altro podio di categoria quindi, questa volta sul secondo gradino.
Curioso, il personale dei diecimila che passa dai 40 ai 39 e l'età dai 39 ai 40. I dati della corsa del mio garmin si trovano qui.

lunedì, novembre 14, 2011

Maratona del tricolore



A Reggio Emilia il prossimo 11 dicembre 2011 si correrà la maratona del tricolore. Io sono iscritto, ma senza difendere i colori della bandiera italiana, come si vede nell'immagine qui a fianco, bensì quella austriaca. Da poco, infatti, mi sono iscritto ad una società di atletica qui a Vienna Freunde des Laufsports, gli amici della corsa. Fornendo i dati di questa società al momento dell'iscrizione, mi ha fatto diventare, senza volere, austriaco. Interessante è il fatto che quando gareggio qui in Austria, sono invece italiano. Straniero ovunque insomma.
Comunque l'allenamento procede al meglio, dopo la mia ultima gara in montagna a Ybbsitz, ho messo da parte le competizioni per sfruttare al meglio gli allenamenti. Oggi, per esempio, c'era la mezza maratona del patrono di Vienna. Non ero iscritto, ma durante il mio lungo domenicale, sono andato fino al percorso di gara per correre assieme ai partecipanti qualche chilometro.

venerdì, ottobre 28, 2011

Corsa a Ybbsitz, arrivo in baita



Oggi 26 ottobre è festa nazionale in Austria, quindi vacanza. Per festeggiare a modo sono andato a trovare una corsa in montagna, precisamente a Ybbsitz. Se il nome del paese è impronunciabile, la sua dimensione è, per contro, molto semplice da assimilare. Più o meno come metà della Breda, però Ybbsitz fa comune. Questa corsa in montagna chiude la stagione della baita di Prochenberg, dove è situato l'arrivo. Dicono che questa baita sia la più vecchia di tutta l'Austria, magari dopo qualche brulé ci si può anche credere. La corsa è lunga 7 km con un dislivello di 700 metri, un 10% abbastanza costante. Il via lo da il sindaco in persona. A me piacciono questo tipo di gare, perché è possibile scovare posti che altrimenti sarebbe difficile conoscere, a meno ché siano di grande attrazione turistica. E quando un posto diventa meta dei turisti, poi succede come a Sabbioneta, ma questa è un'altra storia.
Rimaniamo su Ybbsitz, il paese è ad un'ora e mezza di macchina, così per non sprofondare nella monotonia di una guida lungo barriere insonorizzanti che costeggiano tutto il tragitto, nonché una lotta impari contro la selva degli autovelox, decido di prendere il treno. Il treno a Ybbsitz non passa e allora prendo su la bici per colmare "l'ultimo miglio" dalla stazione più vicina e, visto l'orario di partenza, anche da casa mia alla stazione. Alla fine della giornata saranno una settantina di chilometri passati in sella alla bici per trasferimenti vari, una sorta di duathlon self service. Alla partenza mi presento bello bagnato fradicio, ma dopo il riscaldamento smette di piovere e corro all'asciutto. La gara è pressoché una salita costante e continua, senza strappi terribili, prima su asfalto e poi su strada battuta, la cosiddetta "cavdagna". Gli avversari non sono molti, ma molto agguerriti, che conoscono a memoria la salita e sanno come gestire al meglio le forze. Io vado per il mio passo e alla fine manco i primi venti posti per sole due posizioni. In categoria sono decimo, questa volta il gruppo dei quarantenni è molto forte ed è suo anche il primo posto assoluto. All'arrivo ci aspetta tè caldo e fette di torte fatte in casa, come da vere corse paesane. Immancabile la classica griglia di wurstel e premiazioni fatte dalla proprietaria della baita. Poi scendo ed ho la possibilità di gustarmi con calma, lo splendido paesaggio dai multi colori autunnali. La classifica finale si trova qui. I dati del mio garmin qui.

domenica, ottobre 09, 2011

Maratona di Graz con personale


Ad un anno distanza dalla mia prima maratona, torno a Graz per partecipare alla diciannovesima edizione della maratona della città di Graz. La gara di Graz si svolge su un circuito di 21,1km da svolgere due volte. Tempo ottimale per correre, temperatura sotto i dieci gradi, clima asciutto e vento, tranne gli ultimi 5 km, quasi assente. Vengo da una settimana poco tranquilla, indurimento del polpaccio sinistro dopo l'azzardo della gara in montagna di domenica scorsa, che mi tiene fermo fino a venerdì e visita aziendale ad un ristorante di cotolette XXL, a metà settimana, l'anti dieta del maratoneta. Questa è la mia terza maratona, che ho preparato, al contrario di Roma, con molte gare su distanze brevi, anche in montagna e pochi lunghi, solo quattro. Mi presento alla partenza a piedi, un po' di riscaldamento e via che si parte. Parto abbastanza davanti, assieme al pacer delle 3h:30. Il pacer parte forte, poi al primo checkpoint dei 5 km rallenta in modo notevole per tenere la media, allora lo supero e proseguo con ritmo costante. Uno sguardo al cardiofrequenzimetro mi dice che sono in zona verde, 7/8 battiti sotto la soglia anaerobica. Corro in mezzo a molti mezzi maratoneti, per cui riesco sempre a stare molto coperto. Il passaggio alla mezza è in 1:42, 9 minuti sopra il personale, viaggio al rimo di 3h:25. Al km 26 saluto il sosia di Elvis, che intrattiene i corridori, solo questo vale il costo dell'iscrizione. L'anno scorso in questo tratto ho cominciato a sentire i crampi, ma quest'anno è tutta un'altra storia. Al km 30 riesco ad aumentare l'andatura fino alla soglia aerobica, 174 battiti. Al km 36 succede quello che fino ad ora conosco solo leggendo gli articoli specializzati, il famoso muro, la fine del carburante dei carboidrati. Mi si accende la spia della riserva, i battiti scendono così come la velocità. Al km 39 la benzina finisce del tutto, correre diventa un calvario, subentrano una serie di dolori che prendono tutte le gambe. Al ristoro mi fermo, faccio il pieno di banane, di coca cola e powerade. Riprendo a muovermi in un modo che dovrebbe assomigliare alla corsa. L'ultimo sotto passaggio diventa durissimo, per fortuna che mancano solo 2 km che in qualche modo riesco a finire. Questa è la maratona, una gara che fino all'ultimo riserva molte sorprese, dove la parte più complessa è quella della gestione delle energie. L'arrivo sotto il traguardo mi regala, ancora una volta, emozioni incredibili. Alla fine arrivo in posizione 223, 39 di categoria, col tempo di 3h:33:07, personale di Roma migliorato di 17 minuti. Fare il personale sbattendo alla fine contro il "muro" non è male, ma senza lancetta del carburante è molto difficile accorgersi della fine dei carboidrati prima che sia troppo tardi. I dati del mio garmin si trovano qui.









martedì, ottobre 04, 2011

Anninger Trophy


Manca una settimana alla maratona di Graz e la tabella degli allenamenti dice di rallentare. Domenica avrei dovuto fare una corsa di circa 90 minuti, ma uno sguardo al calendario gare mi ha fatto cambiare programma. Qui vicino a Vienna, nel piccolo paese di Gaaden, viene organizzata una corsa in montagna con susseguente gara in mountain bike sullo stesso percorso. Quindi, domenica mi sveglio presto e con la bici vado ad iscrivermi alla gara, tanto per avere 25 km nelle gambe. Si corre sulla montagna Anninger, con arrivo alla stazione di trasmissione della Telekom, dentro al parco naturale. Qui molti viennesi fanno una gita domenicale con classica meta al ristorante in qualche baita. La corsa si svolge su 5,8 km, quasi tutti di sterrato con un dislivello positivo di 420 metri. In gara parto abbastanza davanti, ma tengo un ritmo tranquillo in attesa della salita dura. Nel pezzo più duro alterno un tratto camminato. Dopo il ristoro mi concedo altri due tratti camminati, un po' troppi per stare coi primi. Poi di nuovo di corsa fino alla discesa dell'ultimo km, che affronto come al solito: "a tot manac". La distanza con chi mi sta davanti è troppa per recuperare e così arrivo al traguardo in solitaria al 23-emo posto, ottavo di categoria. Torno giù ancora di corsa al traguardo, dove ritrovo la mia bici che mi porta a casa per l'ora di pranzo. Forse un po' troppo per un programma di scarico pre-maratona, ma in una splendida giornata di sole, come si fa a rinunciare ad una bella corsa in montagna? La classifica finale si trova qui mentre i dati del mio Garmin qui.