martedì, settembre 10, 2019

Verso l'Adamello 2019

Quale fase lunare sarà quest'anno all'Adamello?
Il calendario di Frate Indovino dice che sarà calante.
Passata anche la bella esperienza di finire ultimo in una gara, ecco che subito arriva un bell'appuntamento tosto per fare il punto della situazione. Oppure per girare la lama nella piaga, tipo la corsa sul Veitsch dopo Mozart100.

Vedrò presto in Val Camonica che cosa mi capiterà.

Nel frattempo, viaggio e alloggio dai pescatori sono organizzati al meglio per un fine settimana, che comunque vada, sarà all'insegna della serenità.

Vezza D'Oglio, 20 settembre 2019, classico Adamello Ultra Trail.
Il live della gara sarà, come sempre, sul sito dell'Adamello  e sul link di Setetrack: https://livegps.setetrack.it/Home/IndexMapset?mapset=aut170k2019#

Il mio numero di gara sarà l'89.

Un gradito ritorno è quello della Malga Cadì che mi è mancata nel 2018. Questa volta si passerà lì dal forte Zaccarana verso Vescasa saltando il biotopo Tonale e l'aeroporto.

I resoconti delle mie precedenti edizioni si trovano qui.

domenica, settembre 01, 2019

Corsa sulla Rax 2019: ultimo!

Nei pressi del traguardo con la scopa
che mi segue come un'ombra e
raccoglie i cartelli
La corsa sulla Rax di quest'anno, ultima mia gara prevista prima dell'Adamello, non è andata secondo le mie previsioni. Però c'è stato lo stesso lo spazio per una novità, che nelle mie altre gare (152 in totale) non mi era mai capitata prima. Quale novità? Beh quella di arrivare ultimo al traguardo.
Col tempo di 2h:42'  mi sono aggiudicato la 21-ema posizione di categoria nella gara versione extreme (16km per 1400D+), che messa così non sembra poi così malaccio.
Ma alle mie spalle? Solo la scopa, la quale ha tenuto il mio ritmo con una facilità disarmante. Un ritmo che gli ha anche consentito  di recuperare i vari cartelli senza problemi.

Gambe bollite, caldo e problemi respiratori mi hanno fatto optare ben presto per una gara di allenamento, con l'intenzione di scendere, invece che con la funivia, a piedi per provare una discesa molto simile a quella che troverò scendendo dalla Malga Stain fino a Edolo nella gara dell'Adamello.

Vedere, però, che appena dopo il mio passaggio hanno cominciato a smontare il traguardo e la scopa che mi ha seguito com un' ombra nell'ultima parte del percorso, non hanno di certo contribuito ad esaltare il mio stato di forma attuale. Quindi, con questi risultati scadenti, niente profilo Instagram e avanti mestamente con questo blog per soli eletti e gente che sbaglia a cliccare.

Però la Rax è stata lo stesso un buon allenamento. Così come una conferma, che in determinate condizioni di aria e temperature, l'unica aspirazione a cui posso puntare è quella di finire la gara entro il tempo massimo. Nel 2016 l'avevo vista in altro modo e non riuscivo a capire la ragione per cui andavo piano nei punti facili. Nel 2017, invece, nebbia e freddo mi avevano quasi convinto che la parte superiore della Rax fosse il mio percorso ideale.
Partenza con un gran caldo

Arrivo dove ho staccato di qualche metro la scopa
ricordando i bei tempi. Ma quando sono stati questi bei tempi?


mercoledì, agosto 28, 2019

Verso Vezza d'Oglio

Posizione del'arrivo della gara sulla Rax
Archiviata ormai la scorpacciata emotiva del Dirndltal, ecco che ho ripreso gli allenamenti in vista dell'Adamello Ultra Trail. Il mio programma fino al giorno della partenza, che sarà il 20 settembre,  è abbastanza definito. Qualche allenamento di contorno, gara sulla Rax per ritrovare il feeling con una gara in montagna veloce e il resto corse a piacere.

Preparazione non molto specifica, ma l'Adamello è per me una tappa molto importante per trovare sicurezza e forza per affrontare i mesi tardo autunnali e invernali.

domenica, agosto 04, 2019

DirndltalExtreme 2019


Abbraccio finale con l'organizzatore Gerhard Lusskandl.
Sarà l'ultima volta?

Traguardo raggiunto assieme alla staffetta

Bacio al nastro dell'arrivo
Traguardo


Appena prima del CP2

CP7 durante il temporale

Rinfrescata al mulino

Verso il CP5
Premiazione

Appena partiti verso il CP1



Alla sesta volta al DirndltalExtreme sono riuscito, complice un meteo per me molto favorevole, a migliorare il mio tempo finale andando per la prima volta sotto le quindici ore.
Per i classici 111km e 5000D+ del percorso attorno al Pilachtal, quest'anno ho impiegato 14h:41'  che mi è valso il sesto posto finale e la quarta fibia per aver completato il percorso sotto le diciotto ore.
La classifica finale si trova qui.

Raggiunta l'ultima edizione, posso ora mostrare la tabella delle mie prestazioni negli anni. Il DirndtalExtreme ha contato 8 edizioni, sei volte presente e finisher, non vi ho partecipato solo nel 2012 (non conoscevo la gara) e 2016 (stesso giorno Iron Trail 201).
La partenza è stata sempre alle ore 6:00 di sabato, mentre la sigla CP significa Check point. Il percorso è sempre rimasto uguale negli anni. I tratti evidenziati si riferiscono agli split più veloci.
Anno CP1 CP2 CP3  CP4   CP5    CP6    CP7     CP8    CP9  CP10    Arrivo  Durata
2019 06:58 08:28 09:55 11:15 12:58 14:25 15:51 16:52 18:18 19:45       20:41 14h:41'
2014 06:55 08:22 09:53 11:15 12:53 14:23 16:01 17:13 18:44 20:23 21:29 15h:29'
2015 07:03 08:30 09:57 11:33 13:22 14:52 16:29 17:30 19:05 20:34 21:34 15h:34'
2017 07:01 08:34 10:04 11:32 13:14 14:42 16:15 17:27 18:58 20:41 22:04 16h:04'
2013 06:58 08:23 10:00 11:35 13:48 15:40 17:44 19:43 21:06 23:18 00:51 18h:51'
2018 07:02 08:39 10:49 12:42 15:07 17:12 19:30 20:47 22:50 01:53 03:09 21h:09'



mercoledì, luglio 31, 2019

Verso il Dirndltal Extreme 2019

Dopo la trasferta californiana, abbastanza faticosa per la verità, anche se solo come pacer, il prossimo fine settimana torno ad indossare il numero di pettorale nel classico Dirndltal Extreme.

Se ripenso allo stato in cui mi sono presentato lo scorso anno, con tutti i mie dubbi e affanni, questa volta è decisamente diverso. Magari il risultato sabato prossimo sarà ancora peggiore, ma di una cosa sono sicuro che sarà diverso: l'approccio.

Se nel 2018 di questi tempi passavo molto tempo a seguire le vicende di Ulisse che si faceva legare all'albero della nave per sentire il suono delle sirene, questa volta, il mio passatempo preferito sono le musiche dei violoncelli.

giovedì, luglio 25, 2019

Badwater Ultramarathon nel team di supporto

Nella recente Bad Water Ultramarathon ho avuto il privilegio di accompagnare il corridore Christian Magadits alla sua prima avventura nel deserto della California dopo i suoi trionfi nella Race Across Burgerland ai quali non sono mancato.

Qualche impressione della manifestazione.

All'alba, la gioia del traguardo, posizionato a 2500 metri di altitudine,
dopo 32 ore e 31 minuti  e due notti insonni.
Posizione finale 18 su 95 partenti.

Appena prima della partenza prevista per le ore 21:30.
Temperatura di 47 gradi a 85 metri sotto il livello del mare.
Nel cuore della death Valley.

Foto di rito al ritiro del pettorale del team. Da sinistra:
Helmut Treitler (team leader, pacer),
Christian Magadits (runner),
Igor Sarzi Sartori (team member, pacer),
Günter Zwanzinger (team member, driver)

Verso la dodicesima ora di gara. Easy run in discesa
in uno dei rari momenti di pacing durante le ore di luce.

Ricognizione il giorno prima della gara alle ore 15.
Temperatura di 124° Fahrenheit, circa 51° gradi Celsius

Christian Magadits quando il sole sta per calare e
la seconda difficilissima notte sta per iniziare.
Al passo, come per tutti i restanti 52km che lo separano dal traguardo

Un articolo dell'impresa pubblicato da Krone Zeitung

Foto al traguardo

Inno nazionale allo start con la bandiera




domenica, luglio 07, 2019

Corsa in montagna a Rabenstein

Chiusa la fase delle gare ultra del periodo maggio giugno, ne comincio una nuova che riguarda i prossimi 4 mesi fino al Wien Rundumadum.
Quest'ultimo periodo è stato contrassegnato da alti e bassi, dove le gare effettuate in maggio mi hanno presentato delle piacevoli sorprese (Ötscher e Welsch), mentre, al contrario, quelle in giugno delle belle batoste, Mozart e Veistch in primis.


Archiviata la primavera, per iniziare la stagione estiva/autunnale sono tornato nel Pilachtal dove il prossimo 3 agosto sarò al via del tradizionale Dirndtltal Extreme.
Di buon mattino mi sono recato a Rabenstein dove si svolge la tradizionale corsa denominata "Geisbühellauf", già completata nel 2014 e 2011.
Un po' per ritrovare l'atmosfera del Pilachtal, un po' per provare le gambe in una gara veloce e un po' per vedere come vanno i polmoni, vero tallone d'Achille di questo periodo. La gara "Geisbühellauf" è di 5 chilometri di sola salita con 500D+.

Le condizioni climatiche molto diverse rispetto a quelle che ho trovato sul Veitsch mi hanno consentito un tempo finale di 34':14" (posizione 27), non molto lontano da quello segnato nel 2014, che però è stato 1' più veloce.
Questa volta, però, sono riuscito a correre su tutto il tragitto, compresa la rampa finale, che nelle precedenti edizioni  ho sempre affrontato al passo. Probabilmente, su queste pendenze, una breve fase al passo veloce è la tattica migliore per affrontare lo sprint finale dove poi spiana. Ma la voglia di non smettere la corsa passando al cammino ha prevalso. Così ho fatto lo sprint finale con gambe piombate, sempre che si possa chiamare sprint finale.

La classifica finale si trova qui.

Arrivo



Partenza