Archiviata la trasferta di Stoccolma, è arrivato il momento di finalizzare la mia preparazione verso la gara di Irdning, dove, dopo il debutto dello scorso anno, riproverò a cimentarmi nella gara delle 24 ore.
Il mio fisico è molto provato da quest'ultimo periodo di allenamenti (sconfinati anche nel calcio) e gare al contagocce. Sono emersi dolori strani mai avuti e a due settimane dalla partenza non sono di certo di conforto obbligandomi ad una pausa forzata.
giovedì, giugno 14, 2018
domenica, giugno 03, 2018
Maratona di Stoccolma
Terminata anche la maratona di Stoccolma, la mia ventesima gara su questa distanza.
Condizioni ambientali non molto differenti rispetto alla maratona di Vienna, se non peggiori, con molto caldo (29 gradi), pollini molto fastidiosi e start alle ore 12. Un mix che mi hanno fatto propendere molto alla svelta per una conduzione di gara da gita turistica. Visto il meteo davvero inusuale a queste latitudini, e l'ora, tutta la città ha partecipato all'evento incitando tutti i corridori. 14500 i finisher, perlopiù scandinavi. Percorso sempre ricco di piccoli saliscendi e qualche tratto davvero inusuale, come un pezzo del tunnel della tangenziale. L'arrivo nello stadio di atletica, la medaglia della quarantesima edizione, la maglietta da finisher e il ricco ristoro finale hanno dato molto pregio alla manifestazione.
Il mio tempo di 3h:56':15" mi ha regalato la posizione 2881. Heja!
Condizioni ambientali non molto differenti rispetto alla maratona di Vienna, se non peggiori, con molto caldo (29 gradi), pollini molto fastidiosi e start alle ore 12. Un mix che mi hanno fatto propendere molto alla svelta per una conduzione di gara da gita turistica. Visto il meteo davvero inusuale a queste latitudini, e l'ora, tutta la città ha partecipato all'evento incitando tutti i corridori. 14500 i finisher, perlopiù scandinavi. Percorso sempre ricco di piccoli saliscendi e qualche tratto davvero inusuale, come un pezzo del tunnel della tangenziale. L'arrivo nello stadio di atletica, la medaglia della quarantesima edizione, la maglietta da finisher e il ricco ristoro finale hanno dato molto pregio alla manifestazione.
Il mio tempo di 3h:56':15" mi ha regalato la posizione 2881. Heja!
domenica, maggio 06, 2018
Avanti
Archiviata la maratona di Vienna, è arrivato il momento di finalizzare la preparazione per le prossime gare. Visto il clima attuale, probabilmente non indosserò più il pettorale in maggio, ma salterò direttamente a giugno con la maratona di Stoccolma. Il vero obbiettivo, però, rimane la 24H di Irdning del prossimo 30 giugno.
Per me è veramente difficile pianificare un allenamento specifico per una gara come la ventiquattr'ore, anche se l'ho già affrontata lo scorso anno. Visto i risultati, mi hanno consigliato di fare la stessa preparazione dello scorso anno, magari cambiando qualche piccolo dettaglio.
Ma che preparazione ho fatto lo scorso anno dopo la maratona di Vienna? La maratona del Welsch, il Trail del Salame e la Mozart 100 due settimane prima della gara. In mezzo poco o nulla. Sulla Mozart, che è durata quasi 16 ore, ho dei grossi dubbi che sia stata allenante per Irdning, perché neanche due settimane per recuperare sono troppo poche per smaltirla completamente.
Quando guardo varie tabelle di allenamento che si trovano in giro per la rete, mi sento decisamente a disagio. Chilometraggi settimanali molto pesanti conditi da espressioni tipo non tralasciare la sessione veloce, quella collinare e la sessione a ritmo mezza maratona. Un esempio? La terza settimana di un piano con obbiettivo 180km (FMC = Frequenza Massima Cardiaca):
LU: 2h bici tranquilli
MA: 10km collinari 70% FMC
ME: 15km in 80% FMC
GI: 10 x 1000 intervalli SB
VE: 20km in 70% FMC
SA: palestra pesi
DO: 30km in 70% FMC
Mentre la sesta settimana:
LU: 1h piscina
MA: 30km
ME: 30km
GI: 30km
VE: 30km
SA: palestra
DO: riposo
Che poi l'obiettivo finale della tabella è 180km. Per quanto mi riguarda, sono lontano anni luce da piani come quello riportato sopra.
Per me è veramente difficile pianificare un allenamento specifico per una gara come la ventiquattr'ore, anche se l'ho già affrontata lo scorso anno. Visto i risultati, mi hanno consigliato di fare la stessa preparazione dello scorso anno, magari cambiando qualche piccolo dettaglio.
Ma che preparazione ho fatto lo scorso anno dopo la maratona di Vienna? La maratona del Welsch, il Trail del Salame e la Mozart 100 due settimane prima della gara. In mezzo poco o nulla. Sulla Mozart, che è durata quasi 16 ore, ho dei grossi dubbi che sia stata allenante per Irdning, perché neanche due settimane per recuperare sono troppo poche per smaltirla completamente.
Quando guardo varie tabelle di allenamento che si trovano in giro per la rete, mi sento decisamente a disagio. Chilometraggi settimanali molto pesanti conditi da espressioni tipo non tralasciare la sessione veloce, quella collinare e la sessione a ritmo mezza maratona. Un esempio? La terza settimana di un piano con obbiettivo 180km (FMC = Frequenza Massima Cardiaca):
LU: 2h bici tranquilli
MA: 10km collinari 70% FMC
ME: 15km in 80% FMC
GI: 10 x 1000 intervalli SB
VE: 20km in 70% FMC
SA: palestra pesi
DO: 30km in 70% FMC
Mentre la sesta settimana:
LU: 1h piscina
MA: 30km
ME: 30km
GI: 30km
VE: 30km
SA: palestra
DO: riposo
Che poi l'obiettivo finale della tabella è 180km. Per quanto mi riguarda, sono lontano anni luce da piani come quello riportato sopra.
lunedì, aprile 23, 2018
VCM 2018
Purtroppo la gara si è svolta in condizioni per me non ottimali e ne è uscita una gara molto lontana dalle mie aspettative. Il mio tempo finale è stato di 3h:40':13", che vuol dire una velocità media di 5':13". Paragonato alla gara di sei ore di cinque settimane fa, dove ho corso settanta chilometri ad una media di 5':07" per sei ore filate, risulta una prestazione fuori dalla media.
Se nel passato recente ho avuto prestazioni sorprendenti in positivo, questa maratona lo è stato in senso negativo. Ma per me non è una novità e in certi giorni di primavera mi capita di essere fuori uso.
In gara ho provato a tenere il ritmo che mi ero prefissato, ma neanche nei primissimi chilometri ci sono riuscito. Così dopo la metà sono passato in modalità turistica, che poi era lo spirito giusto per affrontare la maratona di domenica scorsa.
Sicuramente quest'anno non mancheranno altre opportunità per rifarmi.
giovedì, aprile 05, 2018
Tirata finale verso la Vienna City Marathon
Archiviata la sei ore di Lassee, è arrivato il momento della stretta finale per la maratona di Vienna. Sarà la mia diciannovesima maratona, la sesta consecutiva a Vienna. Niente distrazioni partecipando ad altre gare, ma solo qualche sgambata in vista della gara del 22 aprile. Dopo i risultati non male nel winter trail, mezza maratona e sei ore, sono curioso di vedere se anche nella maratona riuscirò a confermare il momento positivo. Ma è ancora presto e questo sito è pieno di post dal tema preparazione alla maratona andata male.
sabato, marzo 17, 2018
6 ore a Lassee. Caduto il muro dei 70km.
Traguardo delle 6 ore al pelo |
Non ho fatto una preparazione specifica per questa gara e neanche tapering, solo una settimana rigenerante prima della gara, mentre in allenamento mi sono concentrato più sulla preparazione alla VCM. L'unica variazione è stata quella di tenere i lunghi sulle tre ore, di correrli lenti e sopra il ritmo della sei ore, che però era abbastanza indefinito.
Non ho una gran esperienza nella sei ore avendola corsa solo una volta nel 2013. La grande incognita è, per me, il ritmo da tenere in gara.
Visto il clima freddo, ma non gelido, e la mia condizione attuale, alla partenza sono deciso nel cercare un buon ritmo da tenere costante per tutta la gara limitando al massimo le pause per i rifornimenti. Anche se indosso l'orologio con il gps, come riferimento uso il tabellone ufficiale, dove 10 minuti al giro significano una media di 5':15". I primi giri sono costantemente appena sotto i 10', così decido di tenere esattamente questo ritmo, anche se il gruppo appena davanti a me è decisamente più veloce. È il classico modo aggressivo di affrontare una sei ore: cercare di creare un vantaggio nella prima parte da amministrare nella seconda. Una tattica che non è nel mio repertorio, ancora di meno dopo le mie ultime ultra, dove sono sempre andato alla ricerca del ritmo costante.
La mia gara, quindi, si svolge senza grandi sussulti e problemi, macinando giri su giri più o meno con lo stesso tempo, completamente fuori da ogni battaglia di classifica. Interessante il passaggio ai 42km che lo faccio con una media di 5':03", un valore che ho letto alla fine della gara. Negli anni passati, ho corso un paio di VCM con questa media.
Quello che però cambia in gara è il meteo. La temperatura a mezzogiorno, quindi a metà gara, va sottozero e si passa dal nuvoloso, ad una neve mista a ghiaccio. Ero preparato a questa eventualità, e gli allenamenti delle settimane scorse, in condizioni ben più peggiori, mi sono stati d'aiuto. Solo negli ultimi giri ho un leggero calo, più che altro per l'impossibilità di rifornirmi in modo adeguato e anche il non controllare bene il ritmo. L'ultimo giro è emblematico. Al penultimo penso di avere tempo a sufficienza per farne un altro, invece mi trovo a pochi metri dal traguardo con lo speaker che fa il count-down: -6, -5. Così mi tocca sprintare come non mai per terminare il trentasettesimo e ultimo giro con un tempo totale davvero inconsueto di 5h:59':59". Questo mi vale la decima posizione finale, la prima di categoria e anche il mio record dei chilometri percorsi in una sei ore, ottenendo un ottimo, ed inaspettato, 70,309Km finale. Una media complessiva di 5':07" al km tenuta per 6 ore.
La classifica finale si trova qui.
Seconda ora di gara |
Inizio terza ora |
Meteo decisamente peggiorato |
venerdì, marzo 09, 2018
Comincia la stagione delle Ultra
Dalla prossima settimana riparto con le gare ultra. Prima tappa della coppa ultra a Lassee sabato 17 marzo, per la classica gara sulle sei ore.
Live della gara su pentek-timing.at
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