Site Moved

This blog has moved to a new website. Click here to visit.

Questo Blog si è spostato su un nuovo sito. Click qui per visitarlo.

sabato, aprile 14, 2012

Punto della situazione


Archiviata la maratona di Barcellona, non voglio perdermi l'appuntamento di Fischament e, come l'anno scorso, abbino la gara sui diecimila e visita ai mercatini pasquali in bici. La differenza è che se l'anno scorso era estate, quest'anno è inverno. Ad un certo punto si sono visti i classici fiocchi di neve. In barba al freddo mi presento alla partenza in maniche e braghe corte. Parto e arrivo costante, riuscendo a stare sui tempi dell'anno scorso, non male, e alla fine arrivo diciottesimo con una media di 4:09 al km.
Ora guardo avanti. Dopo una pausa a Breda con allenamento lungo il canale Bogina e allenamento alternativo a calcio, ora inizia una fase cruciale della preparazione. Il prossimo 5 maggio sono iscritto alla maratona collinare nella Stiria, una 42 chilometri con 1440 metri di dislivello. Giugno segnerà, invece, il mio debutto nella ultra in montagna, la maratona del monte Ötscher. Saranno 70 km con 3000 metri di dislivello distribuiti su due giorni di percorso alpino.

giovedì, marzo 29, 2012

Maratoneta a Barcellona


Il 25 marzo ho trascorso uno splendido week-end a Barcellona, nel quale ho partecipato alla maratona e visitato la città, che è molto interessante. Nei giorni precedenti alla corsa, non mi è sembrato che la città fremesse per l'evento, anzi, a livello sportivo, il calcio dei blaugrana oscura tutto il resto. Il giorno della gara, però, mi sono dovuto ricredere, la città è entrata in sintonia con i corridori. Alla partenza eravamo quasi in 20000, un record. Complice il cambio di orario e la partenza alle 8:30, sono uscito dall'hotel che era ancora buio. Molti "residui" erano ancora in giro e cercavano un posto per rifocillarsi un po' e con loro ho fatto colazione in un supermarket aperto 24 ore non stop gestito da asiatici. Con il mio amico Edi mi sono presentato ai nastri di partenza in piazza di Spagna, che per l'occasione aveva tutte le fontane accese. Lo start è stato imponente, siamo partiti sulle note dell'inno di Barcellona 1992, sotto una nevicata di coriandoli, un via veramente spettacolare. L'obbiettivo di giornata è stato quello di arrivare al traguardo tranquillamente. Così ce la siamo presa comoda e siamo arrivati dalle parti dello stadio. Qui ho risposto per le rime, suscitando una risata generale, al tipo che in questo punto ha urlato "forza Milan". Il percorso si è svolto in gran parte lungo strade molto larghe, senza macchine sia in movimento che posteggiate, anche se spesso erano vie periferiche. L'altimetria non è stata molto elevata, ma è stata ricca di piccoli saliscendi, che, uniti al caldo, potevano creare dei problemi. Il bello di questa maratona è stata, senza dubbio, la partecipazione del pubblico. Bastava urlare "animo", che gli spettatori ti rispondevano subito chiamandoti per nome, incitandoti con "vamos", "animo" e "vinga". I suonatori di tamburi, poi, contribuivano a dare una carica aggiuntiva. A livello sportivo non c'è stato molto da dire, ho scelto di correre costante e di godermi il percorso in serenità, con lo scopo di ridurre il più possibile i tempi di recupero post maratona per tornare presto in forma per le prossime gare. Verso il trentesimo chilometro, il mio socio ha aumentato l'andatura per cercare di stare sotto le 4 ore, allora l'ho affiancato e l'ho aiutato a tenere il ritmo giusto per finire nel tempo desiderato. Alla fine abbiamo fatto segnare un 3h:59:22, un tempo da perfetto pacer. Nel dopo gara, c'è stato tutto il tempo per riempire le riserve di energia svuotate, con un ricco menu di cucina catalana. Il dettaglio del mio gamin si trova qui, mentre il dettaglio della classifica qui. Animo!







giovedì, marzo 15, 2012

Pronti per Barcellona, o quasi


La settima prossima trascorrerò un lungo week-end a Barcellona, dove il 25 marzo correrò la maratona. A livello di corsa, il 2012 è partito molto bene, con ottime gare di cross e buone sessioni di allenamento. Purtroppo a livello fisico non ho tenuto l'impatto con le numerose gare ad alta intensità nell'arco di poche settimane. Così si è sviluppato, pian piano, un fastidio al ginocchio che è poi diventato un dolore non trascurabile, con tanto di stop e visita dall'ortopedico. L'infiammazione al ginocchio sembra dovuta ad un sovraccarico del quadricipite della coscia destra, che presenta uno squilibrio con la muscolatura posteriore del bicipite femorale. Uno squilibrio derivato da uno strappo muscolare rimediato a giocare a calcio anni fa, che è guarito male. La terapia ha dato ottimi risultati, così dal primo marzo ho ripreso, con calma, a correre, con l'obbiettivo di poter partire il 25 marzo a Barcellona. La condizione di dicembre ora non c'è, probabilmente in Catalogna farò la gara come un allenamento, in vista delle prossime gare primaverili ed estive. Ho già in mente un paio di gare, specialmente in giugno, dove vorrei debuttare nella mia prima "ultra" in montagna, ma per questo c'è ancora tempo. Ora vamos!

domenica, febbraio 12, 2012

Cricket Cross terza gara




Anche oggi 12 febbraio, non ho potuto resistere alla tentazione di partecipare alla terza gara del Cricket Cross, su di un percorso completamente innevato e con una temperatura vicino alla doppia cifra sottozero. Il tg direbbe che Vienna è sotto la morsa di un freddo polare, con i fiumi ghiacciati e morti per il freddo ovunque. In realtà è il solito inverno che si è fatto vivo solo a febbraio e cerca di recuperare il tempo perso. È anche l'occasione per testare la tenuta della mia e-bike, che, nonostante il freddo, riesce senza problemi a portarmi alla partenza. Nonostante un cielo terso, molti meno atleti si presentano al via rispetto alle prime due gare, in tutto siamo una decina. Per questo, abbiamo l'onore di essere presentati ad uno ad uno dallo speaker che commenta la gara. Un privilegio che di solito è dovuto ai soli atleti più forti. Il percorso è completamente innevato, scelgo le scarpe da trail ad alto profilo, anche se so che non fanno molto bene al mio ginocchio dolorante, ma ho bisogno di grip. Alcuni usano gli spikes, ma gli ho visti anche scivolare. Al via si parte con il classico sparo, con i primi due giri che sono accompagnati da un dolore tremendo al ginocchio. Penso al ritiro per non peggiorare la situazione, ma il dolore, così come è venuto, se ne va al terzo giro. Bene, così riesco a raggiungere e staccare un concorrente e lottare fino all'ultimo per la sesta posizione. La tattica non mi riesce fino in fondo in quanto vengo raggiunto e superato a tre giri dalla fine, anche se riesco a tenerne la scia. All'ultimo giro, però, non riesco a tenere la sua progressione e alla fine devo mollare accontentandomi della settima posizione, con tanto di primo podio stagionale nella categoria M40. I dati del mio garmin sono qui, la classifica finale qui.

domenica, gennaio 29, 2012

Cross Cup al Prater, gara due




Anche oggi mi presento al centro sportivo Cricket Vienna dove si corre la seconda gara della coppa invernale di cross. Non ci sono gare parallele nei paraggi e, nonostante la temperatura sottozero col vento, molti più atleti si presentano al via. Il percorso è uguale a quello della prima prova, riesco anche a riconosce alcune facce incontrate due settimane fa. L'obbiettivo di giornata è quello di migliorare la prestazione fatta nella prima prova, nonostante un fastidio al ginocchio che mi tiro dietro da un po'. Fastidio dovuto alle nuove scarpe, che sono si belle e scontate, ma non si adattano al mio stile di corsa sollecitando troppo il ginocchio. Un dolore che prima compariva dopo la corsa, ma che poi è comparso anche durante. Il ritorno alle vecchie scarpe ha migliorato la situazione. In questi casi bisogna veramente andare sempre nei negozi specializzati e farsi consigliare il tipo di scarpe che meglio si adattano al proprio stile, lasciando perdere i saldi invernali delle grandi catene, che guarda caso, hanno sempre in offerta le calzature che ti infiammano i legamenti. Poi sarebbe bello che i modelli di scarpe rimanessero di più sul mercato, invece ogni volta bisogna provare dei nuovi modelli e sperare che vadano bene. Alle 12 in punto, la pistola dà il via con uno sparo. Parto coi primi, ma con un ritmo un po' troppo elevato. Al terzo giro mi raggiunge un corridore della mia categoria, provo a stare un giro con lui, ma devo mollare, mi mancano dieci secondi al km. Così proseguo in solitaria fino al traguardo, mantenendo un buon ritmo che mi fa arrivare col tempo di 38:40, dodici secondi meglio della prima prova, confermando il quarto posto di categoria, il terzo di fila. I dati del mio garmin sono qui, la classifica finale qui.

lunedì, gennaio 16, 2012

Cross al Prater




Domenica 15 gennaio ho partecipato alla mia seconda gara di cross, una campestre vicino allo stadio del Prater, che si vede sullo sfondo nella prima foto. Interessante il fatto che, contemporaneamente, a circa 300 metri di distanza, si è svolta un'altra gara podistica su asfalto. Il numero dei partecipanti non lascia dubbi sulle preferenze dei corridori: più di 600 iscritti alla corsa su strada, circa 100 iscritti per tutte le categorie del cross. Per quanto mi riguarda, la scelta è caduta sulla campestre più lunga, quella di 9350 metri, che si è svolta presso il centro sportivo Cricket Vienna. In questo complesso si allenano i giovani talenti che si dedicano all'atletica leggera. Per loro, la gara di cross è un appuntamento fisso. Così al via della gara lunga ci presentiamo in una ventina, pronti per affrontare il circuito da percorrere nove volte. Il percorso è fatto di rettilinei sul prato, delle serpentine sconnesse nella boschetto e dei piccoli dossi da percorrere in contropendenza con buche a piacere, il classico terreno pesante. Il terreno è comunque asciutto. L'obbiettivo di giornata è quello di non arrivare ultimo, in quanto la concorrenza è fatta perlopiù da giovani atleti che corrono in pista con in aggiunta qualche master che lo è stato. In questo contesto, i neofiti podisti sono veramente merce rara. In gara parto veloce, anche troppo e dopo due giri mi assesto sul mio ritmo che mi porta fino al traguardo in quattordicesima posizione, quarto di categoria con una media di 4:08 molto buona. Nella mia categoria, il primo e il terzo hanno concluso la loro seconda corsa di giornata. Entrambi sono riusciti a correre la gara qui vicino di 7km, partita due ore prima, arrivando anche secondo assoluto. Non contenti si sono presentati alla mia gara di cross per arrivare primo e terzo di categoria.
In ogni modo la gara di cross mi piace molto e ogni tanto correre coi più forti ti fa capire che c'è un abisso tra chi come me corre per hobby e chi corre per vincere le gare. La classifica finale si trova qui, i dati del mio garmin qui.


domenica, gennaio 08, 2012

Tempo di cross



Oggi ho partecipato alla mia prima gara di cross nel qui vicino Prater, che non è quello della grande ruota o dello stadio, ma quello intitolato ai lavoratori della vecchia fabbrica di pietra: il Böhmischer Prater. Una specie di dopolavoro, un centro ricreativo creato sulla falsa riga del parco di divertimento del Prater più di 150 anni fa dai lavoratori stranieri della monarchia, che abitavano nel mio stesso distretto. Oggi vi si trovano molte attrazioni per i bambini più piccoli e le famiglie, come lo spettacolo dei burattini. Veniamo alla corsa. Sabato casualmente, il mio allenamento è andato a finire nei pressi del percorso gara, però, non sapendo bene il tragitto, sono andato sulle salite sbagliate. Il percorso di oggi si svolge su un circuito sterrato, di circa 800 metri scarsi, con salita finale sul prato, da compiere sei volte. Alla partenza arrivo in e-bike, abbastanza bagnato da una pioggia che va e viene. Il tipo che raccoglie le iscrizioni è il factotum organizzativo e deve fare tutto da solo, anche se sembra cavarsela molto bene. I pettorali sono riciclati e vanno restituiti, niente pacco gara, niente chip per misurare il tempo, solo un cronometro manuale, ristoro self service, però premi per ogni podio di categoria. Questo tipo di gare mi piacciono, oltre al carattere famigliare della competizione, mi ricorda tanto i "baracon" di quando giocavo a bocce, quei "garini" che si facevano in mezzo alle gare più importanti. E qui come allora nessuno vuole perdere, ma si vuole tornare a casa con qualcosa in mano. Al via siamo in 30, ma ce ne sono alcuni che vanno molto forte. Al primo giro spiano la salita e mi trovo in quarta posizione. Un numero che non impressiona i due che mi seguono, in quanto sanno bene che la salita bisogna farla sei volte. Nei giri successivi mi rimane così nelle gambe e alla fine arrivo sesto, quarto di categoria con un tempo di 18:28, a poco più di un minuto e mezzo dal primo. Il cross, o come si chiamava ai tempi delle medie "corsa campestre", mi piace, lo riproverò sicuramente al prossima occasione. La classifica ufficiale si trova qui, mentre i dati del mio Garmin qui.

martedì, gennaio 03, 2012

2011 ultimo atto: la corsa di San Silvestro


Il 31 dicembre, a Vienna, è un giorno particolare, la città si riempe di turisti provenienti da tutto il mondo, bancarelle di fuochi artificiali vengono allestite così come quelle dei portafortuna. I portafortuna sono dei piccoli gadget, spesso di cioccolata che gli austriaci si scambiano il nuovo anno. Anch'io a mezzanotte ne ho ricevuti un paio, ma questo è un altro tema. In questo giorno, la città mette in scena un grande spettacolo per festeggiare il capodanno e questo piace alle gente che viene a trascorre qui qualche giorno. Per quanto mi riguarda, il 31 è il giorno della corsa di San Silverstro, una corsa che mi vede iscritto per la terza volta consecutiva. La corsa è veloce, 5,3 km attorno al centro lungo il suo anello, il ring di Vienna. La giornata è splendida, sole e cielo terso. Alla partenza mi presento in e-bike e assieme ad altri 3600 partecipanti aspetto la partenza. Lo start viene dato da miss Austria e con fare spedito mi porto abbastanza davanti. Passo davanti al teatro dell'opera, al parlamento, al municipio e lungo il canale del Danubio. Qui giro a destra e arrivo al traguardo, che è anche la partenza, salutando un grande pubblico, con lo speaker che riesce anche a pronunciare perfettamente il mio cognome. Alla fine arrivo 99-esimo, 20-esimo nella mia categoria col tempo di 20:44, personale sulla distanza. Mi rimane il tempo per una bella vasca in duomo, in mezzo ad una miriade di stranieri, prima del pranzo dell'ultimo dell'anno. La classifica finale si trova qui, i dati del mio garmin qui. Questa è la mia ultima gara del 2011, ora c'è tempo per gli auguri di un felice anno nuovo.

mercoledì, dicembre 14, 2011

Maratona di Reggio Emilia sotto le 3h e 30


Domenica 11/12/2011 ho terminato la mia quarta maratona a Reggio Emilia. Il viaggio comincia giovedì 8, giorno di festa, parto in treno ad un orario indecente, da Vienna direzione Breda. È la prima volta che col treno passo dalla parte di Innsbruck e appena diventa chiaro mi trovo davanti ad uno splendido paesaggio innevato. Neve che però finisce presto e a Bolzano il paesaggio ritorna sul marrone. A Breda Cisoni mi aspetta la parte più difficile della preparazione, vale a dire resistere a pranzi, cene, feste di compleanno e aperitivi vari. In qualche modo riesco a superare anche quest'ultimo scoglio. Così domenica mattina parto di buon ora in macchina da Breda Cisoni alla volta di Reggio. È ancora buio e quando arrivo in città trovo subito un posteggio e a ritirare il pettorale nel palasport sono uno dei primi. Nel riscaldamento mi accorgo che devo partire dietro, le gabbie sono già piene e il posto è poco. La cosa non mi piace affatto e mi aspetto una partenza affollata. Decido così di lasciare partire tutto il gruppo e di mettermi staccato in fondo al plotone, prolungando il riscaldamento fino a maratona iniziata. Dopo tre minuti dal via, parto ultimo, staccato, tra l'ovazione del pubblico e speaker. Non sono ancora partito ed ho già il mio momento di gloria. Sembra di essere arrivati primi, un'esperienza fantastica che mi fa anche dimenticare di schiacciare lo start del mio Garmin. Partendo dietro, non ho nessun riferimento sul rimo da tenere, che dovrebbe essere intorno ai 5' al km, ma perlomeno il serpentone è in movimento. Nel circuito cittadino non è molto difficile tenere la velocità, moltissimi dietro sono partiti più forte del ritmo che volevano tenere, almeno questo è il tono dei commenti che sento. Alcuni nella ressa finiscono a terra, un corridore sembra messo male. Lasciato il centro, si parte verso la campagna e la strada è in leggera salita. In questa fase sto' attento a non esagerare col ritmo, cercando di gestire le energie. Nei pressi di Montecavolo trovo qualche strappo, ma rimango prudente, niente spianata. Poi scendo fino al passaggio della mezza. Qui passo in 1:44:52 e sono convinto di avere il giusto ritmo per stare sotto le 3:30, mi sento bene. Nella mia precedente maratona di Graz avevo sbagliato proprio in questo tratto, aumentando troppo l'andatura e pagando lo scotto nel finale. Viaggio in scia e smetto di superare, il 25-30 sarà il mio stint più lento. La strada perlopiù scende, ma trovo ancora qualche strappo ammazza gambe. Al km 30 trovo traffico e salto il rifornimento dei sali, mentre mangio qualche pezzo di banana. Al km 34 mi sorprende il mio fans club che mi incita alla grande, scattandomi la foto qui a fianco. Gli amici che mi incitano mi danno una grande carica. Al ristoro successivo mangio della cioccolata e sulle ali dell'entusiasmo, cambio passo su un piccolo pezzo di sterrato, terreno che conosco benissimo nei miei allenamenti. Le sensazioni sono ottime, gli ultimi chilometri sono in crescendo. Il sottopassaggio del km 38 è una formalità e al ritmo di 4:33 al km arrivo nei pressi del traguardo dove mi lascio andare in uno sprint da 192 battiti. Non riesco a raggiungere i palloncini azzurri del pacer delle 3h:30 per un pelo, ma il real time dice che finisco in 3h:26:25, quasi 7 sette minuti in meno rispetto al mio personale segnato due mesi fa. Senza pacer, con un Garmin partito dopo qualche minuto, su un percorso nervoso, sono riuscito a fare la mia migliore maratona. La gara non finisce certo con la medaglia al collo, che oltretutto ricevo nei denti, ma ha uno squisito e piacevole seguito a tavola. La classifica finale si trova qui, mentre i dati del mio garmin senza il primo km qui




domenica, novembre 27, 2011

Gara di 10 km verso Reggio


Oggi ho partecipato ad una gara di beneficenza organizzata dal mio nuovo club Freunde des laufsports. Una gara di 10km al Prater, su un circuito di 2,5km da percorrere 4 volte. Questo era il mio ultimo test agonistico prima della maratona di Reggio. La tabella degli allenamenti prevede una gara di questo tipo due settimane prima della maratona, citando che non ci si deve aspettare grandi tempi per via della preparazione alla maratona. Alla partenza mi sono presentato in e-bike, e con una temperatura vicino allo zero ho deciso di mettermi in maniche corte per provare il tempo. Sono riuscito a tenere un buon ritmo appena sotto i 4 minuti al km per tutta la gara, così da staccare un tempo di 39:52, 1 minuto e 8 secondi meglio del mio personale ufficiale fatto lo scorso giugno. Al Prater si corre su un bigliardo e con una temperatura bassa è molto più semplice correre velocemente. Nella classifica finale sono risultato quarto e secondo nella classifica dei quarantenni, alla quale ho partecipato per l'ultima volta da trentenne. Altro podio di categoria quindi, questa volta sul secondo gradino.
Curioso, il personale dei diecimila che passa dai 40 ai 39 e l'età dai 39 ai 40. I dati della corsa del mio garmin si trovano qui.

lunedì, novembre 14, 2011

Maratona del tricolore



A Reggio Emilia il prossimo 11 dicembre 2011 si correrà la maratona del tricolore. Io sono iscritto, ma senza difendere i colori della bandiera italiana, come si vede nell'immagine qui a fianco, bensì quella austriaca. Da poco, infatti, mi sono iscritto ad una società di atletica qui a Vienna Freunde des Laufsports, gli amici della corsa. Fornendo i dati di questa società al momento dell'iscrizione, mi ha fatto diventare, senza volere, austriaco. Interessante è il fatto che quando gareggio qui in Austria, sono invece italiano. Straniero ovunque insomma.
Comunque l'allenamento procede al meglio, dopo la mia ultima gara in montagna a Ybbsitz, ho messo da parte le competizioni per sfruttare al meglio gli allenamenti. Oggi, per esempio, c'era la mezza maratona del patrono di Vienna. Non ero iscritto, ma durante il mio lungo domenicale, sono andato fino al percorso di gara per correre assieme ai partecipanti qualche chilometro.

venerdì, ottobre 28, 2011

Corsa a Ybbsitz, arrivo in baita



Oggi 26 ottobre è festa nazionale in Austria, quindi vacanza. Per festeggiare a modo sono andato a trovare una corsa in montagna, precisamente a Ybbsitz. Se il nome del paese è impronunciabile, la sua dimensione è, per contro, molto semplice da assimilare. Più o meno come metà della Breda, però Ybbsitz fa comune. Questa corsa in montagna chiude la stagione della baita di Prochenberg, dove è situato l'arrivo. Dicono che questa baita sia la più vecchia di tutta l'Austria, magari dopo qualche brulé ci si può anche credere. La corsa è lunga 7 km con un dislivello di 700 metri, un 10% abbastanza costante. Il via lo da il sindaco in persona. A me piacciono questo tipo di gare, perché è possibile scovare posti che altrimenti sarebbe difficile conoscere, a meno ché siano di grande attrazione turistica. E quando un posto diventa meta dei turisti, poi succede come a Sabbioneta, ma questa è un'altra storia.
Rimaniamo su Ybbsitz, il paese è ad un'ora e mezza di macchina, così per non sprofondare nella monotonia di una guida lungo barriere insonorizzanti che costeggiano tutto il tragitto, nonché una lotta impari contro la selva degli autovelox, decido di prendere il treno. Il treno a Ybbsitz non passa e allora prendo su la bici per colmare "l'ultimo miglio" dalla stazione più vicina e, visto l'orario di partenza, anche da casa mia alla stazione. Alla fine della giornata saranno una settantina di chilometri passati in sella alla bici per trasferimenti vari, una sorta di duathlon self service. Alla partenza mi presento bello bagnato fradicio, ma dopo il riscaldamento smette di piovere e corro all'asciutto. La gara è pressoché una salita costante e continua, senza strappi terribili, prima su asfalto e poi su strada battuta, la cosiddetta "cavdagna". Gli avversari non sono molti, ma molto agguerriti, che conoscono a memoria la salita e sanno come gestire al meglio le forze. Io vado per il mio passo e alla fine manco i primi venti posti per sole due posizioni. In categoria sono decimo, questa volta il gruppo dei quarantenni è molto forte ed è suo anche il primo posto assoluto. All'arrivo ci aspetta tè caldo e fette di torte fatte in casa, come da vere corse paesane. Immancabile la classica griglia di wurstel e premiazioni fatte dalla proprietaria della baita. Poi scendo ed ho la possibilità di gustarmi con calma, lo splendido paesaggio dai multi colori autunnali. La classifica finale si trova qui. I dati del mio garmin qui.

domenica, ottobre 09, 2011

Maratona di Graz con personale


Ad un anno distanza dalla mia prima maratona, torno a Graz per partecipare alla diciannovesima edizione della maratona della città di Graz. La gara di Graz si svolge su un circuito di 21,1km da svolgere due volte. Tempo ottimale per correre, temperatura sotto i dieci gradi, clima asciutto e vento, tranne gli ultimi 5 km, quasi assente. Vengo da una settimana poco tranquilla, indurimento del polpaccio sinistro dopo l'azzardo della gara in montagna di domenica scorsa, che mi tiene fermo fino a venerdì e visita aziendale ad un ristorante di cotolette XXL, a metà settimana, l'anti dieta del maratoneta. Questa è la mia terza maratona, che ho preparato, al contrario di Roma, con molte gare su distanze brevi, anche in montagna e pochi lunghi, solo quattro. Mi presento alla partenza a piedi, un po' di riscaldamento e via che si parte. Parto abbastanza davanti, assieme al pacer delle 3h:30. Il pacer parte forte, poi al primo checkpoint dei 5 km rallenta in modo notevole per tenere la media, allora lo supero e proseguo con ritmo costante. Uno sguardo al cardiofrequenzimetro mi dice che sono in zona verde, 7/8 battiti sotto la soglia anaerobica. Corro in mezzo a molti mezzi maratoneti, per cui riesco sempre a stare molto coperto. Il passaggio alla mezza è in 1:42, 9 minuti sopra il personale, viaggio al rimo di 3h:25. Al km 26 saluto il sosia di Elvis, che intrattiene i corridori, solo questo vale il costo dell'iscrizione. L'anno scorso in questo tratto ho cominciato a sentire i crampi, ma quest'anno è tutta un'altra storia. Al km 30 riesco ad aumentare l'andatura fino alla soglia aerobica, 174 battiti. Al km 36 succede quello che fino ad ora conosco solo leggendo gli articoli specializzati, il famoso muro, la fine del carburante dei carboidrati. Mi si accende la spia della riserva, i battiti scendono così come la velocità. Al km 39 la benzina finisce del tutto, correre diventa un calvario, subentrano una serie di dolori che prendono tutte le gambe. Al ristoro mi fermo, faccio il pieno di banane, di coca cola e powerade. Riprendo a muovermi in un modo che dovrebbe assomigliare alla corsa. L'ultimo sotto passaggio diventa durissimo, per fortuna che mancano solo 2 km che in qualche modo riesco a finire. Questa è la maratona, una gara che fino all'ultimo riserva molte sorprese, dove la parte più complessa è quella della gestione delle energie. L'arrivo sotto il traguardo mi regala, ancora una volta, emozioni incredibili. Alla fine arrivo in posizione 223, 39 di categoria, col tempo di 3h:33:07, personale di Roma migliorato di 17 minuti. Fare il personale sbattendo alla fine contro il "muro" non è male, ma senza lancetta del carburante è molto difficile accorgersi della fine dei carboidrati prima che sia troppo tardi. I dati del mio garmin si trovano qui.









martedì, ottobre 04, 2011

Anninger Trophy


Manca una settimana alla maratona di Graz e la tabella degli allenamenti dice di rallentare. Domenica avrei dovuto fare una corsa di circa 90 minuti, ma uno sguardo al calendario gare mi ha fatto cambiare programma. Qui vicino a Vienna, nel piccolo paese di Gaaden, viene organizzata una corsa in montagna con susseguente gara in mountain bike sullo stesso percorso. Quindi, domenica mi sveglio presto e con la bici vado ad iscrivermi alla gara, tanto per avere 25 km nelle gambe. Si corre sulla montagna Anninger, con arrivo alla stazione di trasmissione della Telekom, dentro al parco naturale. Qui molti viennesi fanno una gita domenicale con classica meta al ristorante in qualche baita. La corsa si svolge su 5,8 km, quasi tutti di sterrato con un dislivello positivo di 420 metri. In gara parto abbastanza davanti, ma tengo un ritmo tranquillo in attesa della salita dura. Nel pezzo più duro alterno un tratto camminato. Dopo il ristoro mi concedo altri due tratti camminati, un po' troppi per stare coi primi. Poi di nuovo di corsa fino alla discesa dell'ultimo km, che affronto come al solito: "a tot manac". La distanza con chi mi sta davanti è troppa per recuperare e così arrivo al traguardo in solitaria al 23-emo posto, ottavo di categoria. Torno giù ancora di corsa al traguardo, dove ritrovo la mia bici che mi porta a casa per l'ora di pranzo. Forse un po' troppo per un programma di scarico pre-maratona, ma in una splendida giornata di sole, come si fa a rinunciare ad una bella corsa in montagna? La classifica finale si trova qui mentre i dati del mio Garmin qui.

lunedì, settembre 26, 2011

Allenamento in vista di Graz




Un week-end passato senza gare e senza problemi muscolari, ideale per l'ultimo carico in vista della maratona di Graz fra due settimane. In questo fine settimana c'erano numerosissime gare in giro, difficile resistere alla tentazione di disputarne una, ma poi risulta difficile allenarsi. Quella per me più interessante era la corsa sulla montagna denominata Schneeberg, l'altro duemila metri, oltre alla Rax, che si trova nelle vicinanze di Vienna. Visto che avevo corso la Rax, correndo la Schneeberg avrei potuto partecipare alla combinata, ma meglio rimandare l'operazione al prossimo anno. Ora ultime due settimane prima della maratona, scarico e niente competizioni.

domenica, settembre 18, 2011

Mezza maratona di Wachau

Oggi ho partecipato alla mezza maratona di Wachau. Wachau è una zona turistica, di produzione del vino bianco ed è situata lungo il Danubio, al nord di Vienna. La zona, come Sabbioneta, è sotto protezione dell'Unesco. Questa mattina sveglia alle 5 e poi via col treno speciale dei podisti che mi ha portato fino alla partenza. In tutto eravamo quasi 5000 mezzi maratoneti, l'appuntamento clou in settembre per quanto riguarda le mezze qui in Austria. Il percorso non è un circuito, ma è un punto-punto quindi il clima e il percorso posso giocare a favore, oppure a sfavore, come oggi. Molto caldo e, come accade di rado in questi posti, vento contrario. Nonostante il piccolo problema della settimana scorsa parto motivato. Nel primo km provo a tenere un ritmo sotto 1:30, ma il polso è troppo alto e, col sole che picchia, meglio andare sul sicuro. Riesco a tenere un buon ritmo sfruttando le scie, che mi evitano il vento, fino a metà strada. Poi le scie si volatilizzano ai banchi dei ristori e devo fare da solo. Perdo qualche secondo, ma alla fine riesco a stare sotto il mio personale di quasi mezzo minuto. Sono arrivato 257-emo, 67 di categoria col tempo di 1:33:25. I polpacci, non come l'anno scorso, hanno tenuto bene. La classifica finale qui. Qui i dati del mio garmin.
 

domenica, settembre 11, 2011

Pausa e non


Week-end trascorso senza gare, dedicato, teoricamente, alla preparazione per la prossima competizione, la mezza maratona di Wachau. Una gara lungo il Danubio con arrivo a Krems, in una zona fortemente turistica, non molto lontana da Vienna. Volevo utilizzare questo periodo per allenarmi a modo, specialmente con un'uscita lunga, visto le imminenti maratone di Graz e, se ci riesco, di Reggio Emilia. Il problema, a volte, non è tanto la mancanza di tempo per allenarsi, ma la voglia di strafare. Credevo che aver finito una gara sulla Rax, mi avesse dato il foglio di via per fare tutte le salite e gli sterrati che volessi, ma non è così. Sabato, in un uscita lungo le campagne vicino a casa mia, mi sono fatto prendere da una nuova salita, che ho voluto provare e riprovare fino a quando il polpaccio sinistro ha detto basta. Se avesse avuto la parola avrebbe detto: "..e adès at laserè le d'andà so e sò".

Così ora sono a riposo forzato per un guaio muscolare, con delle belle gare toste alla porte. Comunque mai essere ottimisti, perché se l'anno scorso è andata male, quest'anno potrebbe andare peggio. Nel 2010 andò così: contrattura la settimana prima della gara, faccio lo stesso la gara, stiramento e ritiro durante la competizione, 5 settimane di stop e tempo pietoso nella maratona successiva.

domenica, settembre 04, 2011

Corsa sulla montagna Rax e podio



Podio di categoria
Sabato scorso, in una giornata fortemente estiva, ho partecipato alla corsa sulla montagna Rax. La Rax è una delle cosiddette montagne viennesi, un duemila metri alle porte della capitale austriaca. In passato, la zona era grande meta del turismo estivo, oggi è invece surclassata da altre destinazioni come Antalia, Maiorca o Sharm El Sheikh. Dopo gare con salite abbastanza contenute, questa volta ho scelto una gara dove il dislivello altimetrico comincia a diventare impegnativo. 9 km, il primo in discesa, un dislivello positivo di 1100 metri, passaggio ai 1600 metri e poi breve discesa finale all'arrivo vicino alla funivia. La maggior parte del percorso su sentieri di montagna alpina.

Visto la mia inesperienza su pendenze di questo tipo, ho cercato di tenere un ritmo abbastanza tranquillo all'inizio, tendendo il polso intorno al 90% della frequenza massima, tenendo conto che in un diecimila sono intorno al 93-94%. Nella seconda metà della gara il percorso diventa un vero e proprio sentiero alpino, di quelli mostrati nella foto del post precedente . In questo tratto il percorso è libero e qui ho quasi sempre abbandonato la corsa per la camminata. Chi ha veramente le gambe per questo tipo di percorsi, riesce quasi sempre a correre e fa veramente la differenza. Anche la camminata va studiata bene, troppa spinta manda subito i quadricipiti in acido lattico, con troppo poca si viene subito superati e si perde moltissimo tempo. Con il percorso libero si può anche considerare il fatto di tagliare i tornanti, l'ho fatto una volta e non so se ala fine ho guadagnato o perso. Nella discesa finale, su un pietrario abbastanza impegnativo e veloce, mi sono fidato ciecamente delle nuove scarpe e con una discesa a tutta sono riuscito a superare il terzo della mia categoria, a pochi metri dal traguardo, così da guadagnarmi un posto sul podio delle premiazioni finali. Alla fine sono risultato diciottesimo della generale in 1h:12':38" e terzo di categoria, in una gara vinta da un giovane Svizzero, di quelli che fanno il mondiale delle corse in montagna arrivando nei primi. I dati del mio garmin sono qui. Il bello della corsa in montagna è, senza dubbio, il panorama che aspetta i corridori dopo tutta questa fatica.

Vista al traguardo

domenica, agosto 28, 2011

Agosto sta finendo

Il mese del sol leone sta finendo e per affrontare un settembre pieno di gare, la settimana appena trascorsa l'ho passata senza gare, ma con un ottimo carico di allenamento. Nonostante il caldo tropicale. Sono già alcuni anni che sono qui a Vienna, ma un caldo come quello della settimana scorsa non me lo ricordo. La gente qui, quando c'è sole esce, invece questa volta, nonostante il cielo blu, c'era il deserto in giro per le strade. Poteri del clima. Nella settimana che viene affronterò l'ultima corsa in montagna che ho in programma, sarà la più dura tra quelle affrontate sino ad ora, con 1100 metri di dislivello in appena 9 km e passaggio ai 1600 metri, la corsa sulla montagna Rax (nella foto un suo sentiero). Per l'occasione ho comprato un paio di scarpe nuove, le prime apposta da trail, le Mitzuno Wave Harrier 3. Vedremo se saranno d'aiuto.

domenica, agosto 21, 2011

Corsa a Pama

Ci sono settimane di preparazione ad una gara nella quali ci si potrebbe inserire una bella gara infrasettimanale per provare un po' di velocità. È quello che ho fatto venerdì scorso. Ho preso il treno per Bratislava e alla penultima fermata prima della frontiera, sono sceso a Pama. Pama non è Parma senza erre, ma un paese agricolo di frontiera, grande come Breda e Villa messe assieme, che però fa comune. Senza queste manifestazioni podistiche, certi posti non li vedrei mai. La gara si sviluppa su tre giri, per un totale di 11,1 km. Peccato che non sia un 10k, su un percorso di questo tipo potrei fare tranquillamente il personale. Percorso asfaltato piatto, veramente piatto, con pochissime curve, solo un po' di vento. Provo a partire coi migliori, ma meglio stare sul mio ritmo intorno ai 4:00 al km. Al secondo giro sbaglio strada, il tipo con la paletta ride e non mi dice nulla, poi vedo che mi sorpassa uno e torno indietro. Al terzo giro mi raggiunge un concorrente che ha scelto la tattica di partire piano per finire forte, non tanto per fare il tempo, ma tanto per superare degli avversari. Sono i tipi a cui piace superare, nel finale, quelli come me, che partono forte, ma poi non riescono a tenere il ritmo. Appena mi supera, mi metto in scia e mi faccio tirare fino al traguardo, con un passaggio ai 10km sotto i 41 minuti, nella speranza di passarlo allo sprint. Nello sprint, però, parte prima e mi batte di un pelo. Qui devo ancora imparare bene a capire come funziona lo sprint, stare coperti fino alla fine non sempre funziona, specialmente se c'è una curva a 90 gradi 200 metri prima del traguardo. Alla fine arrivo 21-emo, ottavo di categoria col tempo di 45:19. Classifica finale qui.