Lo stesso, però, ci sono attività piacevoli legate al cambio di calendario. Per esempio la corsa di San Silvestro a Vienna, dove anche quest'anno non ce l'ho fatta a non iscrivermi e a non parteciparvi per la sesta volta consecutiva. Non sono andato bene come l'anno scorso, ma neanche male come quando non vi partecipavo.
L'altra attività gradevole legata al nuovo anno è quella di stilare un elenco con i buoni proposti per il 2015. Tipo iniziare a fumare, smettere di andare al lavoro in bici, smettere di correre, guardare più tv, navigare sempre più in internet comprando finalmente uno smartphone e un tablet, cercare di mettere su lo stomaco da bevitore, leggere meno libri e più stampa gratuita e fare qualche puntata giornaliera alle slot machine o perlomeno qualche giocata al lotto. Tutto questo per poi avere, finalmente, all'alba del 2016 qualcosa di preciso su cui puntare. Il bello, o il tragico, è che quando tutte le attività che ho elencato prima le faccio e poi smetto di farle, la mia persona, purtroppo, non cambia di una virgola. Per questo la vera fregatura dei buoni propositi è quella di realizzarli, perché poi crolla tutto il castello e la vita continua come prima con l'aggravante di non avere neanche più i buoni propositi irrealizzati come alibi.
Per chi come me non si lascia intimorire dai trabocchetti nascosti e vuole fare le cose a modo, ed entro nel dettaglio della maratona di Vienna 2015, può imitarmi mettendo la firma e la controfirma su questo contratto, che ha lo scopo di assicurare ben tre obbiettivi in un colpo solo, la vera garanzia di un buon proposito D.O.C.
Arrivo Silversterlauf 2014 |
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