Con la fine del 2020 è arrivato, come promesso, il momento di tirare le somme.
Un'occhiata all'elenco delle gare effettuate mi dice che sono partito solo 4volte con un pettorale ufficiale attaccato alla maglia. Anche se il sito della statistica DUV riporta un chilometraggio di 693km, molto in linea con gli anni passati, non credo che il paragone abbia molto senso. Con una gara da 268miglia come la Spine in gennaio è facile falsare la statistica. Sopratutto quando reputo, questa gara, più un finale allungato della stagione 2019, che non la prima gara del 2020.
Sulla Spine niente da dire. Ottima condizione atletica costruita nella seconda parte del 2019, molti errori da principiante in gara per quanto riguarda navigazione, materiale e tecnica di corsa nelle torbiere, ma il risultato finale è stato per me veramente sorprendente in modo positivo. La condizione che avevo al quarto giorno mi rimarrà impressa a lungo.
Poi l'improvviso cambio di rotta delle gare, vale a dire assenza totale per 5 mesi, mi ha portato ad una pausa, o meglio ad un calo di allenamenti, che hanno portato ad uno scadimento della condizione.
Sono troppo abituato alla costruzione della forma usando principalmente le gare. Se posso usare solo molte settimane di soli allenamenti prima di una gara, faccio molta più fatica. Non credo sia stato un caso, se nel 2019 sia riuscito a tirare fuori la mia migliore prestazione nel DirndltalExtreme alla mia seesta partecipazione. Nelle gambe avevo ultra come Ötscher, Mozart e Veitsch corse solo qualche settimana prima, volendo, con risultati altalenanti e quasi scadenti, ma mi sentivo molto a posto fisicamente.
L'impatto con la 24 ore di Bad Blumau 2020, invece, è stato devastante. Una prestazione inguardabile, che ha avuto solo un senso: quello di fare il primo passo per rientrare nella giostra delle gare ultra. Una giostra facile da gestire quando faccio una gara al mese, ma veramente difficile quando mi tocca rientrare dopo una lunga assenza, con una testa magari da altre parti. Un primo passo che purtroppo è rimasto isolato, in quanto la scelta delle gare non ha avuto la fortuna necessaria per concretizzarsi.
Dopo aver disputato un Hoch Wechsel Trail con buone speranze per il prosieguo, il rinvio dell'Adamello mi ha lasciato solo con l'ultima gara stagionale del Wien Rund Umadum (giro attorno a Vienna). Una gara in cui per fare dei risultati scarsi devo essere messo male fisicamente. Quindi mi aveva dato una certa speranza. Il risultato finale non è stato il peggiore, ma con un pacer per gli ultimi 50km, un'ottima prima parte e delle gambe senza le scorie di una stagione ultra logorante che volge al termine, francamente, mi sarei aspettato di più. Però va detto, che è stata una delle gare più belle e divertenti che abbia mai fatto.
Forse, in certi periodi, la voglia di prestazioni semplicemente lascia il posto ad altri valori. Mi sono anche chiesto, più volte, se questo non fosse il momento giusto per scendere dalla giostra delle ultra. Ormai le gare alle quali ambivo, e che avevo come obbiettivo che sembrava irraggiungibile, le ho portate al termine. Anche se ci sono moltissime gare alle quali non ho mai partecipato, non vedo la regione per cui debba farlo. La ragione per cui non ho smesso è la carica che queste manifestazioni riesce a darmi. Quando comincerò a non svegliarmi più alla mattina presto senza sveglia per poter partire ad una corsa, quando la preparazione della borsa la sera, o le sere prima, diventerà un peso, il viaggio e la logistica diventeranno un fastidio, allora, credo, sarà arrivato il momento di scendere.
Nel frattempo il 2021 promette di essere un bell'anno intenso e lungo. Ma lo doveva essere anche il 2020, quindi meglio non farsi troppo illusioni e gustarsi quello che viene. Per esempio quest'ultima uscita del 2020, giorno di San Silvestro, questa volta non sul Ring viennese, ma sul percorso del Lind Kogel Trail con il team "Grazie Mille" al gran completo. Davvero bello.
ciao, ti ho pensato oggi, mi racconti delle tue "calze impermeabili"? e auguri per il prossimo anno!
RispondiEliminaCiao Dario, contraccambio gli auguri!
RispondiEliminaLe calze impermeabili denominate Waterfly le ho comprate su Amazon.de su questo link:https://amzn.to/3hz1Dlu
Sono belle spesse e funzionano molto bene, sopratutto quando sono nuove. Non c'è paragone con delle scarpe Gorotex, che fanno passare molta più acqua, specialmente nei guadi, dove però lì l'acqua entra dal collo del piede.
Non è un problema se il piede sta in umido qualche ora (mia esperienza di piede che ama il guado), ma per più giorni il piede poi si screpola, diventa bianco e si apre. Lo spessore delle calze impermeabili è notevole e le scarpe devono essere in grado di contenere il nuovo volume. Uso almeno un numero di scarpe in più, anche due, ma con due poi ci sono problemi nella caviglia che balla e sorgono altri problemi. Con lo stesso numero ho spaccato i mignoli dei piedi. Molti che ho visto hanno avuto problemi di vesciche e mi hanno detto che stanno molto attenti alla marca della calza.
Non ho mai usato le calze impermeabili dirette sul piede, ma sopra ad una calza sottile estiva per evitare eventuali vesciche, che non mi sono mai venute, ma non è la regola.
A forza di stare nell'acqua, però, ad un certo le calze impermeabili non tengono più e vanno cambiate (nel mio caso 2 giorni), lavate e asciugate. Poi funzionano di nuovo, anche se un po' meno.
Le ho provate anche dentro ad una scarpa Gorotex, ma poi il piede non respirava più. Serve, a mio parere, una scarpa molto traspirante.
Un altro vantaggio delle calze impermeabili si ha con i detriti che entrano nella scarpa, specialmente in condizioni fangose dove la tomaia comincia a spaccarsi. Con le calze impermeabili non si sentono e quasi si fa senza la ghetta.
Lo stile di corsa in umido, con questo assetto, poi può cambiare notevolmente. Dove magari uno sta attento a schivare pozzanghere varie procedendo però a zig-zag, così si può tirare sempre dritto senza stare lì tanto a pesare se entra acqua nella scarpa o no.
Questa la mia esperienza.
grazie! in realtà a me servono soprattutto per la corsa nella neve, dove il problema è che il piede bagnato fa un gran freddo!! ho ordinato il modello al ginocchio, perché ho letto che il problema è se l'acqua entra da sopra, e con la neve non posso rischiare che poi non esca più :-) ti farò sapere come va
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