sabato, maggio 25, 2019

Ötschermarathon 2019

Lancio della borraccia al traguardo
Dopo 7 anni sono tornato a correre l'Ötschermarathon, gara da 50km con 1850 D+, più che altro per effettuare un buon allenamento in vista della Mozart100. Ne è uscita una buona gara, con tempo finale di 5h:49' che mi è valso il 42-emo posto finale, migliorando di 27' il mio tempo precedente.

L' Ötschermarathon è una gara, in confronto alle altre ultra, molto veloce. Il problema principale è che se si cerca il tempone è facile partire molto veloce, ma poi può capitare di rimanere piantati nella parte finale, che è molto più difficile della prima parte. A me è capitato proprio questo nel 2012.
Questa volta, invece, ho cambiato totalmente la strategia, cercando un ritmo molto confortevole in discesa, ma anche rischiando poco in salita. Questo fino al km 30, quando si entra dei Gräber (a quel punto avevo 14' di ritardo rispetto al 2012). Da lì invece ho forzato il ritmo recuperando molte posizioni e il ritardo rispetto alla mia precedente partecipazione. Finalmente una gara non falsata dall'aria primaverile, che mi è servita per fare il punto della situazione.

Intorno al km 12

traguardo

Scambi di opinioni da medagliati

giovedì, maggio 23, 2019

Next stop: Ötschermarathon

Lungo il percorso

In vista della prossima ultra di giugno a Salisburgo, la Mozart100, ho deciso all'ultimo di tornare a Lackenhof sui sentieri della mia prima ultra-maratona. Ho bisogno un po' di caricare i volumi e il calendario nuovo di questa gara mi ha fatto propendere per l'iscrizione. Così il prossimo 25 maggio sarò al via della prima tappa, e solo quella, dell'Ötschermarathon, gara da 50km con 1850D+.
Ricordo che dopo il mio debutto, segnato da una crisi atroce al km 35, mi ripromisi di tornare cercando di affrontare la gara in modo più ragionevole. Dopo sette anni è arrivato il momento.

venerdì, maggio 10, 2019

Welschlauf al primo posto

Arrivo in parata
Alla maratona del Welsch questa volta è stato un bel primo posto nella classifica "gruppi". Vale a dire che nel gruppo composto da cinque maratoneti, il quinto peggior tempo viene considerato come tempo finale dell'intero gruppo.
Il nostro team (il "Gretzel") è sempre rimasto compatto fino al traguardo. Nessun altro gruppo ha fatto meglio del nostro tempo finale di 4h:03' così nel tendone die Wies siamo saliti sul gradino più alto del podio. Non male.



Le mie statistiche alla maratona del Welsch (5 partecipazioni):

2012: da Wies a Erenhausen, tempo 3h:40':07. Classifica "Gretzel": non classificato
2013: da Erenhausen a Wies, tempo  3h:52':53". Classifica "Gretzel", 2-ndo posto
2015: da Erenhausen a Wies, tempo  4h:20':37". Classifica "Gretzel", 3-zo posto
2017: da Erenhausen a Wies, tempo  4h:07':56". Classifica "Gretzel": non classificato
2019: da Erenhausen a Wies, tempo  4h:03':30". Classifica "Gretzel": 1-mo posto





martedì, aprile 23, 2019

E ora?

VCM: primo giro di boa
Terminata il passaggio alla prima boa stagionale, con la maratona di Vienna, è l'ora di ricalibrare la direzione dei prossimi appuntamenti. Parlo di boa in quanto abitualmente la maratona di Vienna segna un cambio nella gestione delle gare e degli allenamenti. Ora il fulcro si sposta decisamente nella preparazione delle ultra. Mozart100 (15 giugno) è senza dubbio il mio prossimo obbiettivo. Ma nel frattempo ci sarà tempo per la maratona del Welsch (4 maggio).
Però, visto il calendario, può darsi che sia anche ai nastri di partenza dell' Ötschermarathon (25 maggio), la mia prima ultra in assoluto della carriera alla quale non sono mai più tornato. Magari solo al primo giorno per una rifinitura in vista di Salisburgo, che quest'anno si prospetta una Mozart100 molto tosta.

Anche se, vedendo quello che sta facendo il settantenne Gene Dykes, che fa il personale sotto le tre ore in maratona a settantanni usando come preparazione le ultra, invece dei lunghi, viene voglia di imitarlo. Un tipo di preparazione che, per quanto mi riguarda, non mi ha sorpreso più di tanto. Anzi, comincia a farmi considerare le mie prestazioni su gare brevi ottenute dopo le ultra in modo diverso.

martedì, aprile 09, 2019

VCM 2019

Tempo: 3h:47':35".
prima mezza 01:43:50

seconda mezza 02:03:45

Splendidi i tratti senza sentire l'aria molesta.








martedì, aprile 02, 2019

Ultimi giorni prima della maratona di Vienna

Sono questi gli ultimi giorni prima della mia prima maratona stagionale. Non sarà per me un debutto nella distanza, tanto meno nella manifestazione, che mi vedrà alla partenza per la settima volta consecutiva.
Quest'anno, però, le motivazioni sono diverse. La disciplina in se, intesa come ricerca del personale  sui 42,195km, non fa parte dei miei programmi stagionali. In aggiunta, in questo periodo dell'anno mi trovo alle corde con un aria primaverile che mi fa funzionare molto male i polmoni. Allergia.
Però questa volta, non come lo scorso anno, il fenomeno non mi ha colto di sorpresa. Anzi, mi sta affiancando da diverse settimane costringendomi a limitare gli allenamenti o, a volte, anche cancellarli. Ci sono stati giorni in cui credevo veramente che rimandare la partenza non sarebbe stata affatto una cattiva idea.

Poi ho cominciato ad analizzare la situazione, che ha origine da una causa che non posso controllare e colpisce solo determinate persone con diverse intensità. Un'origine molto iniqua, rampa di lancio ideale per interpretare il ruolo della vittima. Quello del sarei perfetto se non fosse per l'evento xy che mi tocca subire. Del sarei stato incredibile se non fosse stato per quest'altro evento yz che ho dovuto subire. E via di questo passo.

Qui ho cominciato a cambiare il modo di vedere la gara di domenica prossima. Non come l'ennesima occasione mancata, ma la sfida contro circostanze sfavorevoli. Non che con un mio determinato atteggiamento esse possano cambiare, anzi, se c'è un punto fisso è che mi mettono in croce, volente o nolente. Coi farmaci meglio sorvolare. Non che quelli comuni funzionino, ma neanche quelli  prescritti dal medico e magari sulla lista del doping, a me, servono a ben poco.

Ma è proprio in mezzo a  queste circostanze sfavorevoli che ho trovato la motivazione alla battaglia. Del nonostante tutto, alla fine, la voglia di dare il massimo anche quando basta un niente per annullare il mio rendimento e umiliarmi nel cronometro.  Circostanze che avranno in pugno il tempo col quale taglierò il traguardo, ma che, invece, non avranno nulla da dire sulla mia voglia di partire. Neanche sulla gioia che assaporerò ad ogni sottopassaggio o passaggio cementificato in cui i polmoni avranno la loro estate di San Martino. E se anche dovessero essere 42km e rotti di colpi di tosse e respiro affannoso, alla fine sarò sempre io a decidere, e non le circostanze, se la mia gara sarà un successo oppure no. Non vedo l'ora.

domenica, marzo 24, 2019

Inizio stagione trail: Lindkogel Trail

Con la medaglia di legno al collo
Se l'inizio si vede dal mattino, questa si prospetta una stagione molto dura. Oggi mi sono presentato ai nastri di partenza del Terzo Lindkogel Trail, gara a cui ho già partecipato due anni fa, per tornare ad assaporare il clima del trail con un numero di gara. Ma anche per testare un po' il mio stato di forma.
Il mio risultato, però, è stato molto scadente. Dalle 3h:39' del 2017 sono passato a 4h:28' nel 2019 sullo stesso identico percorso e meteo simile. Non è stata una bella corsa, ma semplicemente una tortura. Un ambiente così ostile, per quasi la totalità del percorso (in tutto 33km con 1300D+), non l'avevo mai provato. Già al secondo chilometro potevo già tornare a casa a respirare aria più adatta al mio sistema immunitario, che con certe piante proprio non va d'accordo. Per questo motivo ho già quasi cancellato dalla mia agenda le gare in maggio e fine aprile, ma per i prossimi anni penso di farlo anche per marzo. La classifica finale si trova qui.
A due settimane dalla maratona di casa, qui a Vienna, questo risultato è tutt'altro che incoraggiante.

Unica nota positiva della giornata, la bella gita fuori porta organizzata dal Team "Grazie Mille" che per l'occasione, a gara terminata, si è riunito in una bella gelateria di Bad Vöslau.