domenica, aprile 03, 2016

Fischamend, 10km prima del VCM

All'aeroporto in bici
Ad una settimana dalla maratona di Vienna, ho scelto di tornare a gareggiare in una gara di dieci chilometri a Fischamend, paese attaccato all'aeroporto viennese. È una gara su di un circuito un po' anomalo, dove oltre a piccoli saliscendi si entra anche in un bosco sterrato per poi affrontare le strade asfaltate.
Per l'occasione ho voluto testare la ciclabile che da casa mia passa in mezzo all'aeroporto, prima di arrivare alla partenza. Così ho potuto studiare bene questa variante, vale a dire poter andare a prendere l'aereo in bici, senza dover fare code in auto e un mutuo per lasciarla in un posteggio o aspettare treni che arrivano col contagocce.
La gara è stata molto dura, non solo per il percorso nervoso e il vento forte, ma sopratutto per i pollini  delle betulle che mi hanno messo in uno stato di influenza apparente. In questi casi scelgo comunque  di correre, in quanto il sistema immunitario cala le difese e mi da' un po' di sollievo, lo stesso principio che hanno le pastiglie antistaminiche che mi tocca prendere.

Il bello della gara, però, è stato il suo andamento, una delle rare volte dove la mia gara è diventata tattica. Nel piccolo gruppo che si è formato, nei pezzi controvento nessuno voleva tirare, così ho corso a strappi nei tratti più duri, per poi rallentare nei tratti facili con un tira e molla fino al traguardo. Nell'ultimo tratto, ho ignorato uno sprint lunghissimo lanciato da un giovane corridore, che mai avrei detto che sarebbe arrivato in fondo, ma a volte la vista del traguardo cancella tutti gli acciacchi e regala energie inaspettate vanificando la mia rimonta. 23-ema posizione finale col tempo di 42':30", un po' più alto rispetto alle altre volte, ma anche il libro del bravo maratoneta dice che non ci si deve aspettare un record nei diecimila ad una settimana dalla maratona.

Ecco la mia preparazione in vista del VCM finisce qui e ormai mi manca pochissimo per centrare l'obiettivo, che inseguo da anni, vale a dire quello di arrivare alla partenza senza infortuni. Il resto è surplace.


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