martedì, luglio 09, 2013

Lainzer Tiergarten Trail




Domenica 7 luglio decido di partecipare all'unico trail viennese: la corsa intorno al Lainzer Tiergarten nella parte ovest della città. Il trail si snoda su un circuito di circa 24 km e con 660 metri di dislivello positivo. Il giro è alla sua 25-ema edizione. Secondo l'organizzatore, che è lo stesso del cross al Böhmische Prater, è anche l'ultima. Sarà vero? A questo giro non vi ho mai partecipato e se davvero fosse l'ultima, almeno questa volta non posso mancare. La partenza si trova davanti ad un centro commerciale. Pochi metri più avanti si è già nel bosco. Il percorso lo conosco almeno per la metà. Al via mi presento, come faccio di solito in questo periodo, con lo zaino carico e in bici. Ho anche un nuovo gel da provare. Al via ritrovo facce conosciute, come Helmut, compagno di stanza a Lackenhof sul monte Ötscher, Olda e Nenad. Almeno fino alla prima salita, ci scambiamo opinioni sulle varie gare fatte dall'ultima volta che ci siamo visti. Dopo due chilometri di gara cambio ritmo e rimando i discorsi per il fine gara. La giornata è calda e soleggiata, la riserva d'acqua che mi porto appresso mi fa molto comodo. A metà gara ho già finito la scorta. I ristori sono merce rara e quando incontro una fontana decido di fermarmi per riempire la sacca del mio camel bag. Perdo un paio di posizioni, ma con ancora un'ora e passa di corsa da affrontare è meglio andare sul sicuro. Una scelta corretta, in quanto riesco a recuperare le posizioni perse e a raggiungere altri corridori nel finale. Ho provato anche a correre molto in salita, ma appena i quadricipiti mi vanno in acido lattico, perdo molto di più se non fossi andato al passo. Nel finale siamo in tre e tiro la volata agli altri due, anche se poi alla fine, è più forte di me, sprinto lo stesso per recuperare almeno una posizione. Alla fine sono 29-emo, col tempo di 2h:09':16", non male per come si è svolta la gara. Però ci sono ancora nove minuti da limare per entrare nel club leggendario di chi porta la maglietta con il motto "Il giro del Lainzer Tiergarten sotto le due ore". Alla fine il classico ristoro col mestolo dal secchio della bevanda isotonica e i saluti agli altri soci prima di darci l'appuntamento alle prossime gare. Olda, che oggi ha vinto, Helmut e Nenad saranno il 21 luglio sul Grossglockner per la famosa corsa in montagna. Io invece al mare, quest'anno in Croazia.

La classifica finale qui, i dati del mio Garmin qui.

martedì, luglio 02, 2013

Veitsch 54km/2000+, la gara


Sabato 29 giugno è il giorno dell'ultra maratona sul monte Veitsch. Mi iscrivo, nonostante una preparazione precaria, in quanto voglio fare un buon allenamento in vista del dirndltalextrem e provare diverse cose in assetto da gara, come l'alimentazione, la corsa con lo zaino e l'equipaggiamento.
Al mattino presto salgo in macchina con Michele e assieme andiamo a Veitsch per ritirare il pettorale e pacco gara. Michele è anche lui un italiano che lavora qui a Vienna ed ha una grande passione per la montagna. Oggi vuole correre la gara assieme a me adattandosi al mio ritmo. La giornata non è calda, ma il sole è splendido e il cielo è senza nuvole. La gara è un circuito di 54 km, pressoché tutta sterrata e sale fino alla cima del monte Veitsch a 1862 metri. Lo speaker, alla partenza, annuncia che sulla cima più alta ci sono nuvole e 2 gradi. In gara partiamo quasi per ultimi, la mia strategia di giornata è andare con molta calma sulle salite e spingere magari in discesa a partire dal km 40, sempre che tutto sia in ordine. La mia più grande preoccupazione è un dolore al tendine d'Achille sinistro che credevo ormai superato, ma che in settimana si è ripresentato. Al primo checkpoint del km 17 arriviamo sotto le due ore. Il panorama è molto bello e qui cambio la maglietta. Riparto e, poco dopo, tra una chiacchera e l'altra, inciampo su una radice e paff, volo a terra. Niente di grave, solo bello infangato ma devo stare più attento nel bosco.
In cima al monte Veitsch arriviamo dopo una salita molto ripida, poi inizia una discesa molto tecnica e impegnativa. Un po' il freddo, un po' la quota, un po' il dolore al tendine, ma qui perdo quasi contatto col gruppetto della salita. Riesco a rifarmi sotto quando la discesa diventa più semplice. Al secondo checkpoint del km 33, arriviamo dopo quattro ore abbondanti. Ora manca solo una mezza maratona, ma con molta più discesa rispetto alla salita e il morale è alto. Qualche salita tosta c'è ancora, ma di correre in quei tratti non se ne parla. Al chilometro quaranta tutto bene, tranne qualche fastidio allo stomaco dovuto alle diverse prove di diversi gel e barrette che ho voluto effettuare. In una ripida discesa lascio andare molto le gambe, troppo, perché poi nell'inaspettata salita successiva un crampo mi blocca completamente. Per fortuna passa subito e mi rimetto al passo. Nell'ultima discesa scendiamo di buon ritmo, ma veniamo lo stesso superati da altri due corridori coi quali ci siamo scambiati spesso le posizioni. Corridori che però si piantano all'ultimo chilometro, quando la strada spiana. A me capita a pochi metri dal traguardo, però Michele mi tira per la volata finale e indisturbati fermiamo il cronometro sulle 6 ore e 30 minuti, due ore e trenta dopo il primo arrivato. C'è tempo per una rinfrescata sotto il tendone e per cena siamo di nuovo a Vienna. Rimane la soddisfazione di una splendida giornata passata in mezzo alle montagne che magicamente scaccia tutti i dolori incontrati per strada. I dati del mio garmin sono qui, la classifica finale qui.